Ecco il mio augurio per me, per il mio futuro, ma soprattutto per voi tutti.
A presto, un abbraccio fortissimo
Benni
Non dormo e ho gli occhi aperti per te,
guardo fuori e guardo intorno
com'è gonfia la strada
polvere e vento nel viale del ritorno
Quando arrivi, quando verrai per me
guarda l'angolo del cielo
dove è scritto il tuo nome, è scritto nel ferro
Nel cerchio di un anello
e ancora mi innamora
e mi fa sospirare così
adesso e per quando tornerà l'incanto.
E se mi trovi stanco e se mi trovi spento
se il meglio è già venuto
e non ho saputo tenerlo dentro me.
I vecchi già lo sanno il perché
e anche gli alberghi tristi
che troppo è per poco
e non basta ancora
ed è una volta sola.
E ancora proteggi la grazia del mio cuore
adesso e per quando tornerà l'incanto
l'incanto di te, di te vicino a me.
Ho sassi nelle scarpe
e polvere sul cuore
freddo nel sole
non bastan le parole
Mi spiace se ho peccato,
mi spiace se ho sbagliato
se non ci sono stato
se non sono tornato
Ma ancora proteggi la grazia del mio cuore
adesso e per quando tornerà nel tempo il tempo per partire
il tempo di restare
il tempo di lasciare
il tempo di abbracciare
In ricchezza e in fortuna
in pena e in povertà
nella gioia e nel clamore
nel lutto e nel dolore
nel freddo e nel sole
nel sonno e nel rumore
ovunque proteggi la grazia del mio cuore
ovunque proteggi la grazia del tuo cuore
ovunque proteggi
proteggimi nel male
ovunque proteggi la grazie del tuo cuore
lunedì, dicembre 25, 2006
martedì, dicembre 12, 2006
Stream of...
Qualche ora fa ho scambiato quattro chiacchiere con un'amica del liceo che non sentivo da un po'; mi ha detto che probabilmente a luglio si laureerà; le ho fatto i complimenti, poi ho percepito un senso di straniamento e mi sono ritrovata nella sua casa al mare, il primo weekend di giugno 2004; quattro disperate maturande che tentano invano di studiare fisica fra un pettegolezzo e una gita in barca. I progetti per le vacanze e quelli per il futuro, le preoccupazioni per l'esame imminente e le storie d'amore. L'abbuffata di tarallucci mulino bianco alle tre di notte su un meraviglioso balcone vista mare.
Tutto ha un sapore, un odore così vivo nella mia testa; sento il calore del primo vero sole sulla pelle; sento l'ansia per quella libertà che è lì, dietro l'angolo e nel giro di pochi giorni sarà nelle mie mani; sento la voglia di condividere con delle persone speciali gli ultimi, fuggevoli attimi di quei cinque anni così ricchi e straordinari.
Maturità, laurea...come diavolo è possibile? sono esterrefatta, non riesco a capire come possa essere passato tutto così in fretta, come possano quelle sensazioni essere ancora così vivide, così fulgide dentro di me se davvero siamo già così vicine ad un nuovo traguardo importante come la laurea.
Pensavo di aver superato la nostalgia per quegli anni; pensavo di essermi capacitata del fatto che, per esempio, il mio adorato prof. di italiano porta altri 18enni al certamen pirandelliano di Agrigento; pensavo di aver capito che quella parte della mia vita è definitivamente alle mie spalle. Pensavo e probabilmente è anche così.
Solo che non mi rassegno all'idea che il presente si debba rubare così violentemente il mio passato; che tutto sia così fugace, sfuggente. Lo so, lo so, ho solo vent'anni, non è ancora tempo di perdersi nei ricordi e annegare in una valle di lacrime; il meglio, come dicono molti "grandi" deve ancora venire, so di "avere ancora tutta la vita davanti".
Lo so, lo so...solo che appena riapro un album di foto, appena rivedo scolpiti nel tempo quelli che ormai sono soltanto ricordi mi prende un po' d'ansia, mi chiedo se la vita non mi stia scivolando dalle dita inconsapevolmente come succede quando tenti di stringere in un pugno la sabbia...
Seghe mentali.
Mancano circa 33 giorni alla mia partenza per l'Erasmus, a quel momento così atteso e desiderato, a quell'avento che ho accolto con entusiasmo perchè "tanto qui credo di non avere tanti legami così stretti". E invece ora mi rendo conto di averli; no, per carità, niente che mi faccia pensare a una rinuncia. Semplicemente sto prendendo coscienza del fatto che i legami esistono eccome; esiste una sorta di sottile ragnatela che ho intessuto in questi vent'anni; credo di poterne andare fiera, credo che l'obiettivo dei prossimi mesi debba essere "cucirla", impiantarla dentro di me...
credo, forse, può essere, non so, troppi pensieri, poche parole, a quest'ora, per esprimerli tutti.
Stream of consciousness.
Scusate, non lo faccio più.
mercoledì, dicembre 06, 2006
Cominciamo da noi!
Milanesi! In una delle bollette degli ultimi mesi dovrebbe essere arrivato a casa vostra un coupon dell'AEM che offre la possibilità di ritirare GRATIS presso la Casa dell'Energia un kit di riduttori di flusso dell’acqua da applicare ai rubinetti dei lavandini e della doccia. L'installazione di questi piccoli aggeggi permette di ridurre i consumi di acqua calda fino al 50% e quindi di risparmiare l’energia che serve per produrla.
Mi sembra un'ottima iniziativa che nè il Comune di Milano nè la stessa AEM si sono premurati di sponsorizzare a sufficienza...sarei proprio curiosa di sapere quanti siano andati a ritirarlo finora! In ogni caso a tutto c'è rimedio: facciamo partire da questo blog una catena per informare tutti i nostri concittadini di questo piccolo grande passo, rendiamoci per una volta artefici di un semplicissimo gesto concreto che può significare molto! Basta che ognuno mandi una mail a tutti i suoi contatti spiegando l'iniziativa...sperando che non tutti abbiano già buttato via il coupon!
Per ulteriori info scaricate il volantino in pdf che trovate su http://www.casadellenergia.it/
Tutti sanno che, se non si verificherà un'inversione di tendenza, la carenza d'acqua sarà la prima causa di guerra dei prossimi anni. Tutti ormai, sanno quanto sia importante per il futuro di questo pianeta il risparmio energetico. Tutti ne parlano...nessuno fa nulla. Cominciamo da noi.
Baci e abbracci (sempre diffusi)
Benni
sabato, dicembre 02, 2006
1000 e non più 1000
yeeeee! ho superato da un paio di giorni lo scoglio delle 1000 visite! volevo ringraziare i miei (pochissimi, ma spero fedeli) lettori. Purtroppo in questo priodo non ho mai tempo di scrivere e i miei ultimi post hanno riscosso ben poco successo...sigh sigh!
Consigli da blogger navigati per implementare lo scambio di opinioni e il numero di "intervenienti" da queste parti???
Comunque sono contenta lo stesso...ogni volta che apro la mia pagina vedo davvero un po' di me, delle mie idee, delle mie passioni, delle mie aspettative, della mia indignazione per ciò che non mi piace; certo, non è Benni a tuttotondo (anche perchè per circumnavigarmi...), ma quanto basta!
Ancora grazie a tutti e buona giornata!
Benni-Benita
martedì, novembre 28, 2006
I'm easy...
Gran bella pagina di cinema e musica
"I'm easy", Keith Carradine
p.s. vi ricordo sempre di stoppare il lettore in fondo a sinistra!
"I'm easy", Keith Carradine
p.s. vi ricordo sempre di stoppare il lettore in fondo a sinistra!
domenica, novembre 26, 2006
futuro?
Rieccomi finalmente! La mia pigrizia innata, il torpore invernale, quel velo di leggera malinconia che le giornate fredde portano sempre con sè, il desiderio di non sprecare parole motivano la mia prolungata assenza...ma ora sono di nuovo qui, a riflettere sullo scorso weekend oltre-Manica che mi ha lasciato una grande sensazione di "impotenza" rispetto a un modello occidentale "malato", a parer mio insostenibile e quasi certamente inarrestabile.
Glasgow è una città carina che si discosta decisamente dall'immaginario triste di città british grezza e piovosa (cioè...piovosa lo è e anche parecchio purtroppo, ma non nel senso di triste e desolata, ecco!); è una città piuttosto dinamica e giovane e credo rispecchi, come la gran parte del Regno Unito, una sorta di "anticamera statunitense", ovvero un'anticipazione delle tendenze provenienti dagli Usa che si affermeranno nel futuro in Europa.
Non ho vissuto su un albero per 20 anni e il consumismo ho avuto modo di vederlo e constatarlo anche nel belpaese, in forme più o meno becere e, purtroppo, anche nel comportamento quotidiano mio e della mia famiglia. Ciò che però mi ha stupito in questo viaggio è l'enorme quantità di queste catene di grande distribuzione che vendono di tutto e dico di tutto a prezzi irresistibili, inimmaginabili in italia. Nonostante il cambio sconveniente con la sterlina tutto è incredibilmente economico in questi grandi negozi: in tre giorni io, che non mi reputo nè spendacciona, nè particolarmente attratta dal futile, ho comprato probabilmente molto di più che negli ultimi sei mesi a Milano. Merci di ogni sorta e di qualità anche piuttosto buona (certamente superiore, per esempio, a quella di molti dei banchi dei mercati comunali della nostra città che praticano più o meno gli stessi prezzi.)
Il consumismo è violentemente INDOTTO. Tutti devono si devono poter permettere tutto; tutti devono caricarsi ogni giorno di sacchettini pieni di cose assolutamente inutili; consumare consumare consumare per produrre produrre produrre. Se prima il consumo era in qualche modo finalizzato ad accrescere il benessere delle persone, adesso è completamente finalizzato a se stesso: bisogna fare in modo che la gente compri per continuare a produrre e a fare profitti, su profitti, su profitti...altrimenti come si può mandare avanti il mondo (che ormai non è altro che il mercato)?
A me sembra piuttosto allucinante, ma soprattutto non mi sembra sostenibile da tanti punti di vista che cercherò di analizzare in uno dei prossimi post. Ma la domanda che mi pongo e che vi pongo è innanzitutto: questa tendenza potrà mai essere reversibile? Si tratta di un processo modificabile o siamo ormai su un binario unico?
Benni
venerdì, novembre 17, 2006
Glasgow I'm coming!
Sto partendo per Glasgow: yabadabadoo!!! vado a prendere un po' di pioggia, a bere un po' di birra e a sperimentare per qualche giorno la vita erasmus prima della partenza definitiva...
ah! prima di andarmene vi lascio una frase del libro che sto leggendo in questi giorni
"...la cosa più seria è ritenere che nulla lo sia abbastanza da meritare la nostra emotiva partecipazione o incrinare il nostro benessere materiale."
Ovviamente non è casuale...chi ha orecchie per intendere intenda, gli altri in...camper! uauauauauauauaaaaaaaaa! miiii, che simpatica!
Baci e abbracci diffusi
ah! prima di andarmene vi lascio una frase del libro che sto leggendo in questi giorni
"...la cosa più seria è ritenere che nulla lo sia abbastanza da meritare la nostra emotiva partecipazione o incrinare il nostro benessere materiale."
Ovviamente non è casuale...chi ha orecchie per intendere intenda, gli altri in...camper! uauauauauauauaaaaaaaaa! miiii, che simpatica!
Baci e abbracci diffusi
Benni
lunedì, novembre 13, 2006
Sorridi...che è meglio!
Come al solito sono un po' di fretta, ma vi lascio un articoletto che ho trovato oggi su epolis e che esprime un pensiero che condivido in pieno, in tutto e per tutto.
Sono piccole cose forse, piccoli squarci di vita quotidiana che non hanno nessuna rilevanza se messi a confronto con i grandi avvenimenti del mondo; eppure credo sia necessario riflettere sull'inaridimento delle persone, sugli atteggiamenti sempre più frequentemente intolleranti che assumiamo, sull'incapacità di dialogare con gli altri e di venire loro incontro: per cambiare le cose bisogna partire sempre da quelli che ci sembrano "dettagli"...
Buona serata a tutti
p.s. non mi esprimo sul successone della conferenza organizzata oggi da Acido Politico perchè non voglio farmi trasportare dall'entusiasmo e sembrare troppo autoreferenziale o galvanizzata! Vi dico solo che quando ho visto tutte quelle persone ho sgranato gli occhi e sono rimasta senza parole come una bambina che si ritrova davanti a un elefante!
"Lasciamoci voler bene, è gratis
Il mio amico Maurizio Marsico, settimana scorsa, ha fatto davvero arrabbiare un bel po’ di commesse. Io capisco il suo sfogo, a tutti noi è capitato l’incontro con commessi incompetenti e maleducati che ci ha mandato fuori dai gangheri, però trovo il suo articolo sintomatico di una deriva che tutti noi milanesi abbiamo preso da troppo tempo: facciamo la fila in Posta guardandoci rabbiosi pronti a litigare alla prima occasione, sgomitiamo per superare le persone sui marciapiedi, non cediamo il posto a nessuno, anziano o incinta che sia, stiamo sempre attenti che nessuno ci freghi, sospettiamo di tutti. Le gentilezze ci disorientano. L’altro giorno mia moglie, dopo aver preso un volantino ha ringraziato chi lo distribuiva. Il ragazzo l’ha guardata con sospetto, bilioso: «Grazie di cosa?» le ha detto, duro. Io resto dell’idea che sorridere sia meno faticoso che accigliarsi come cani idrofobi nei confronti di chi mi sta vicino appeso come me al passamano dell’autobus e che, come me, ha avuto un difficile risveglio e una difficile settimana lavorativa. Siamo diventati cattivi. Pretendiamo, ma non diamo nulla. L’autobus se arriva in ritardo fa arrabbiare pure me, ovvio, però perché prendersela con quel povero cristo che sta al volante? I vigili ci fanno incazzare, i controllori ci fanno incazzare, i commessi ci fanno incazzare, tutto il mondo ci fa incazzare. Ne vale la pena? E quanto facciamo incazzare noi gli altri con il nostro sguardo furibondo e il nostro atteggiamento collerico? Perché, vedete, se manchiamo di tolleranza, a furia di urlare "al lupo, al lupo" ogni volta, anche per inezie, andrà a finire che quando davvero avremo bisogno di un aiuto, di solidarietà, nessuno vorrà darcela. Perché non si sa mai. Perché magari quello mi vuole fregare. Perché non mi fido di nessuno. Perché è meglio che me ne stia chiuso in casa mia, e fottiti mondo! Io non voglio vivere così. Da qualche tempo c’è un’iniziativa semplice e disarmante, in giro per il mondo: gente che abbraccia sconosciuti. Così, gratis. Senza alcun ritorno se non il piacere di un caldo abbraccio. Lasciatevi andare, per una volta nella vita. Fidatevi. Fatevi abbracciare, è riposante, è umano, è semplice. Abbandonatevi e per una volta non sospettate che chi vi abbraccia, in realtà, sta cercando sotto sotto di fregarvi il portafogli."
Il mio amico Maurizio Marsico, settimana scorsa, ha fatto davvero arrabbiare un bel po’ di commesse. Io capisco il suo sfogo, a tutti noi è capitato l’incontro con commessi incompetenti e maleducati che ci ha mandato fuori dai gangheri, però trovo il suo articolo sintomatico di una deriva che tutti noi milanesi abbiamo preso da troppo tempo: facciamo la fila in Posta guardandoci rabbiosi pronti a litigare alla prima occasione, sgomitiamo per superare le persone sui marciapiedi, non cediamo il posto a nessuno, anziano o incinta che sia, stiamo sempre attenti che nessuno ci freghi, sospettiamo di tutti. Le gentilezze ci disorientano. L’altro giorno mia moglie, dopo aver preso un volantino ha ringraziato chi lo distribuiva. Il ragazzo l’ha guardata con sospetto, bilioso: «Grazie di cosa?» le ha detto, duro. Io resto dell’idea che sorridere sia meno faticoso che accigliarsi come cani idrofobi nei confronti di chi mi sta vicino appeso come me al passamano dell’autobus e che, come me, ha avuto un difficile risveglio e una difficile settimana lavorativa. Siamo diventati cattivi. Pretendiamo, ma non diamo nulla. L’autobus se arriva in ritardo fa arrabbiare pure me, ovvio, però perché prendersela con quel povero cristo che sta al volante? I vigili ci fanno incazzare, i controllori ci fanno incazzare, i commessi ci fanno incazzare, tutto il mondo ci fa incazzare. Ne vale la pena? E quanto facciamo incazzare noi gli altri con il nostro sguardo furibondo e il nostro atteggiamento collerico? Perché, vedete, se manchiamo di tolleranza, a furia di urlare "al lupo, al lupo" ogni volta, anche per inezie, andrà a finire che quando davvero avremo bisogno di un aiuto, di solidarietà, nessuno vorrà darcela. Perché non si sa mai. Perché magari quello mi vuole fregare. Perché non mi fido di nessuno. Perché è meglio che me ne stia chiuso in casa mia, e fottiti mondo! Io non voglio vivere così. Da qualche tempo c’è un’iniziativa semplice e disarmante, in giro per il mondo: gente che abbraccia sconosciuti. Così, gratis. Senza alcun ritorno se non il piacere di un caldo abbraccio. Lasciatevi andare, per una volta nella vita. Fidatevi. Fatevi abbracciare, è riposante, è umano, è semplice. Abbandonatevi e per una volta non sospettate che chi vi abbraccia, in realtà, sta cercando sotto sotto di fregarvi il portafogli."
Gianni
Biondillo
*Architetto, scrittore
sabato, novembre 11, 2006
memorie di una ciclista
Ieri, tornando verso casa da piazza Wagner alle sette di sera, ho raggiunto l'apice del godimento ciclistico!
Via Sardegna, via Washington, via Lorenteggio, Bolivar, Caterina da Forlì...tutte completamente bloccate, intasatissime! Centinaia e centianaia di automi (rigorosamente uno solo per macchina...) inscatolati in rottami motorizzati o in vetture super accessoriate (con sedili di pitone e cambio tempestato di diamanti), lobotomizzati dall'ascolto delle pubblicità alla radio, incazzati come biscie in calore perchè "chissà se faccio in tempo a vedere Striscia la Notizia", stressati, angosciati, stremati da quelle interminabili code al semaforo...e la Benni che fa? sfreccia con disinvoltura in mezzo alle malefiche scatolette di tonno cantando a squarciagola le immancabili canzoni di Mina caricate sul lettore mp3 e incrociando con aria strafottente gli sguardi inviperiti e incredibilmente invidiosi dei poveri cristi in macchina: una sensazione irripetibile, un orgasmo stradale!!!!!
Per carità, non vorrei mai offendere chi, per andare a lavorare, è COSTRETTO ad utilizzare un'autovettura e magari non lo fa neanche volentieri...ma obiettivamente, quanta gente c'è in questa città, che della macchina fa un uso smodato e spropositato? Quanta gente si rifiuta di prendere i mezzi pubblici (su cui certamente si deve lavorare ancora tantissimo, ma, soprattutto in centro, funzionano assai meglio che in altre città, vedi Roma)? Quanti non hanno mai preso in considerazione l'ipotesi di spostarsi in bici? Direte voi: la colpa di questo disastro milanese è da attribuire agli amministratori che non hanno fatto e non fanno nulla per scoraggiare l'uso dell'auto, che non implementano linee metropolitane e autobus, che non si impegnano a migliorare i collegamenti centro-periferia, che non "costruiscono" piste ciclabili ecc. ecc...verissimo! nulla da dire su questo, ma non può essere un buon motivo per scaricarsi la coscienza e considerare l'uso di mezzi inquinanti (e stressanti) INDISPENSABILE in tutte le circostanze. Non può essere una giustificazione per quelli che non capiscono che andare al lavoro in macchina con altri due o tre colleghi è più economico e anche più piacevole che andarci da soli.
Contro il ticket proposto dall'attuale amministrazione si sono alzate le barricate, minacce, pressioni, vere e proprie rivolte hanno infiammato gli animi di molti! Effettivamente anche io non condivido il progetto così come presentato dalla Letizia: piuttosto chiuderei la cerchia della circonvallazione di mezzo (le cerchia delle porte, per intenderci) in modo da scoraggiare l'uso della macchina anche da parte dei Milanesi e da permettere ai non-Milanesi di non pagare per entrare in città, ma di lasciare la macchina ai parcheggi di interscambio. Ovviamente il progetto è difficile da attuare, ma qualcosa in questo senso va fatto e va fatto bene!
Contemporaneamente, però, dobbiamo essere noi cittadini ad autoregolamentarci, a capire che, continuando a vivere con un'aria del genere, non solo moriremo tutti di cancro ai polmoni o giù di lì, ma i nostri figli e i figli dei nostri figli nasceranno già malati, incatramati, puzzolenti, al mercato potremo comprare solo pesci con tre occhi come quelli dei simpson, le nostre facce invece di essere rosee e rubiconde saranno grigio topo, per camminare per strada avremo bisogno del respiratore...questa non è poi così una cazzata: su Repubblica c'era un articolo che diceva che, paradossalmente, l'unico modo per non respirare troppo smog quando si va in giro in città è proprio stare in macchina coi finestrini chiusi e l'aria condizionata...evvvai!!!!!!!!!! ma vi pare che il più importante quotidiano nazionale possa far passare un messaggio del genere??? Le persone poi ci credono! da quando mia madre l'ha letto dice che l'unico modo per salvarsi è questo! ma dico ma siamo impazziti??? invece di dire: "smettete di usare la macchina e cominciate TUTTI ad andare in giro a piedi" ti dicono "usa la macchina (oltretutto con l'aria condizionata accesa), è l'unico modo per salvarti. Anzi magari comprati addirittura un bel SUV così ci puoi dormire dentro, fare all'ammmore comodamente...il governo non li tassa più perchè ha capito che tutti hanno diritto a un piccolo grande SUV!"
Cose da pazzi...aiutatemi a fare la rivoluzione delle bici!
Baci e abbracci diffusi
martedì, novembre 07, 2006
Jack...
Stavo scrivendo un post veramente serio e "denso", ma poi mi sono accorta che lo stavo infarcendo con gli spunti per l'articolo del prossimo numero di acido...quindi sono spiacente, ma dovrete aspettare fino a dicembre!
Per farmi perdonare, in compenso, ho deciso di "regalarvi" questa stupenda performance del cantante più più più issimissimississimo del mondo, l'uomo che fa una delle vite più belle che mi abbiano mai raccontato ed è nato alle Hawaii, che devolve parte degli introiti dei suoi concerti alle battaglie per salvare la foresta amazzonica e mi ha stregato con la sua incentevole voce...insomma Jack Johnson! (si capisce che lo adoro???)
Ovviamente siete liberi di esprimere commenti anche negativi su questa splendida canzone e sul suo meraviglioso autore (che oltretutto qui è anche accompagnato dal grande Ben Harper...più di così!), ma sappiate che lo reputerò quasi come uno sgarbo personale!!! eh eh eh!
Ora vi lascio...gustateveli!
p.s. ovviamente prima mettete in pausa il player che c'è in basso a sinistra, se no non si capisce niente!
Baci e abbracci diffusi
venerdì, novembre 03, 2006
Prigionieri
In questi giorni non ho molto tempo per scrivere, ma voglio festeggiare con voi la liberazione di Gabriele Torsello, avvenuta oggi in Afghanistan dopo più di tre settimane di prigionia.
Approfitto anche per ricordare Enzo Baldoni che, al contrario di Torsello, due anni fa non ce la fece e rimase vittima di un gruppo di sequestratori iracheni.
Le nostre vite si sono incrociate per pochissimo, eppure non posso dimenticare quel sorriso aperto, quel racconto immaginifico, ma anche così consapevole del G8 di Genova, quel saluto accogliente e compiaciuto quando vedeva la sua casa invasa da una ciurma di teatranti in erba che tentavano di scrivere uno spettacolo sull'occupazione...una di quelle persone che ti rimangono impresse, insomma.
A quelli di voi che non avessero mai letto niente di suo consiglio di fare un salto sul sito www.balene.it/enzo o sul blog http://bloghdad.splinder.com/.
Ciao Enzo, divertiti.
domenica, ottobre 29, 2006
e qualcosa rimane, fra le pagine chiare e le pagine scure...
Tento di guardare Report, ma l'argomento è davvero complesso...non riesco a seguire. Domenica solitaria, il tempo a Milano è spettacolare, ma non mi va tantissimo di uscire...giusto un giretto, il resto lo guardo dalla finestra.
Ogni tanto riaffiorano i ricordi, ogni tanto senti quella specie di fitta al petto, quel brivido, quella sensazione di straniamento che ti riporta indietro; può essere un' immagine a farti questo effetto, una musica o semplicemente un pensiero...tac, ti ritrovi a rivivere improvvisamente quella sera in cui avete ballato come due pazzi sotto la neve, quegli sguardi complici che ti hanno fatto credere di avere incontrato uno spirito affine, le battute cattive sui vostri compagni, le confessioni ricevute, le strade affascinanti di Verona, l'enorme storia che ha raccontato sulle pareti di casa sua di fronte alla quale sei rimasta a bocca aperta, il concerto più bello e doloroso della tua vita, la poesia dei suoi racconti smorzata dal cinismo delle tue battute taglienti…le lacrime, milioni di lacrime, così tante da non trovarne più, adesso, da riversare dentro i ricordi.
Una sera basta per farti capire tutto ciò che non hai voluto vedere per quasi un anno; bastano pochi gesti, pochi attimi per intuire l’attrazione che sente verso una persona che non sei tu, le attenzioni che nei tuoi confronti non ha mai dimostrato, per il semplice motivo che non ha mai provato per te quello che tu provavi per lui…e quella notte ti svegli piangendo, ti disperi e nei mesi seguenti ti spegni lentamente, ti consumi in silenzio per qualcosa che non è mai stato, se non nella tua testa.
Le forze per reagire le trovi dopo un po’, le trovi nelle tue passioni, nelle persone che ti circondano, nella consapevolezza di avere solo vent’anni, nella prospettiva di partire presto…ti rimetti in piedi e cancelli pezzo per pezzo dalla tua memoria tutta quella sofferenza.
Ogni tanto riemerge tutto e fa male, come oggi. Ma fa male in modo diverso da prima, fa male il ricordo del dolore; non c’è più amore, ma è stata una cosa talmente grande, invadente, totalizzante, una cosa che ha violato così fortemente la tua esistenza, che senti quasi un vuoto quando ci pensi. Ora che, nel bene e nel male, tutto si è completamente spento, ora che hai avuto il coraggio di mettere in modo netto la parola fine, ogni tanto vedi il fantasma, l’ombra di tutto quello che è stato e ti fai avvolgere dalla malinconia…
Buonanotte
Ogni tanto riaffiorano i ricordi, ogni tanto senti quella specie di fitta al petto, quel brivido, quella sensazione di straniamento che ti riporta indietro; può essere un' immagine a farti questo effetto, una musica o semplicemente un pensiero...tac, ti ritrovi a rivivere improvvisamente quella sera in cui avete ballato come due pazzi sotto la neve, quegli sguardi complici che ti hanno fatto credere di avere incontrato uno spirito affine, le battute cattive sui vostri compagni, le confessioni ricevute, le strade affascinanti di Verona, l'enorme storia che ha raccontato sulle pareti di casa sua di fronte alla quale sei rimasta a bocca aperta, il concerto più bello e doloroso della tua vita, la poesia dei suoi racconti smorzata dal cinismo delle tue battute taglienti…le lacrime, milioni di lacrime, così tante da non trovarne più, adesso, da riversare dentro i ricordi.
Una sera basta per farti capire tutto ciò che non hai voluto vedere per quasi un anno; bastano pochi gesti, pochi attimi per intuire l’attrazione che sente verso una persona che non sei tu, le attenzioni che nei tuoi confronti non ha mai dimostrato, per il semplice motivo che non ha mai provato per te quello che tu provavi per lui…e quella notte ti svegli piangendo, ti disperi e nei mesi seguenti ti spegni lentamente, ti consumi in silenzio per qualcosa che non è mai stato, se non nella tua testa.
Le forze per reagire le trovi dopo un po’, le trovi nelle tue passioni, nelle persone che ti circondano, nella consapevolezza di avere solo vent’anni, nella prospettiva di partire presto…ti rimetti in piedi e cancelli pezzo per pezzo dalla tua memoria tutta quella sofferenza.
Ogni tanto riemerge tutto e fa male, come oggi. Ma fa male in modo diverso da prima, fa male il ricordo del dolore; non c’è più amore, ma è stata una cosa talmente grande, invadente, totalizzante, una cosa che ha violato così fortemente la tua esistenza, che senti quasi un vuoto quando ci pensi. Ora che, nel bene e nel male, tutto si è completamente spento, ora che hai avuto il coraggio di mettere in modo netto la parola fine, ogni tanto vedi il fantasma, l’ombra di tutto quello che è stato e ti fai avvolgere dalla malinconia…
Buonanotte
venerdì, ottobre 27, 2006
Ah Elisabe', ma ripijate!!!
Grande la Gardini! Penso che una figura di merda (o gaffe...se volete essere più raffinati) come quella commessa ieri dalla deputata di Forza Italia non avrebbe potuto farla nemmeno Calderoli!
Maddddddaaaaaaiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!! Ma la Gardini ha idea di cosa significhi "violenza sessuale"? e transgender?!? Comunque la signora è un vero personaggio: vi ricordate quando, appena assurta al prestigioso ruolo di portavoce di Silvio, raccontò un dettaglio scabroso su delle supposte che avevano a che fare con Tremonti?!? Un genio...
Ma dico io, oltre a Previti, Andreotti, i "TEO-DEM", ecc. ecc. dobbiamo mantenere pure Elisabetta "una donna per amico" Gardini???
La bella (???) Elisabetta ha infatti urlato contro Vladimir Luxuria nel bagno delle donne dicendole "esci di qui, tu sei un uomo" o qualcosa del genere e poi ha dichiarato di essersi sentita "violentata sessualmente" dalla presenza della parlamentare di RFC nella toilette femminile...
Maddddddaaaaaaiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!! Ma la Gardini ha idea di cosa significhi "violenza sessuale"? e transgender?!? Comunque la signora è un vero personaggio: vi ricordate quando, appena assurta al prestigioso ruolo di portavoce di Silvio, raccontò un dettaglio scabroso su delle supposte che avevano a che fare con Tremonti?!? Un genio...
Ma dico io, oltre a Previti, Andreotti, i "TEO-DEM", ecc. ecc. dobbiamo mantenere pure Elisabetta "una donna per amico" Gardini???
Meno male che c'è gente educata come Wlad che, invece di mandarla a quel paese pubblicamente definendola bifolca, ignorante e pure un po' stupida, ha preferito rilasciare una dichiarazione pacata, seria e rispettosa...the best!
mercoledì, ottobre 25, 2006
kebab...bi che siamo!
Dopo una passeggiata in corso Buenos Aires, mi avvio verso la stazione centrale per prendere il treno per Bologna.
Conoscendo lo standard e i prezzi dei panini della stazione, decido di concedermi un boccone per strada: cavoli, non ho soldi contanti, solo il bancomat...ma sì, non sarà un problema.
Nelle strade che portano verso piazza Duca d'Aosta mi accorgo del numero impressionante di negozi alimentari stranieri, di vestiti e chincaglierie cinesi all'ingrosso, ma sopratutto dell'enorme presenza di kebabbari: wow! io adoro la tipica specialità turca!
Entro in uno dei più grandi e chiedo subito se accettano il bancomat; il proprietario mi dice sconsolato che non gli hanno ancora portato la macchinetta, ma mentre io mi avvio mestamente verso l'uscita lui mi ferma e mi dice che non importa e che pagherò la prossima volta! Io, basita, lo ringrazio, ordino il mio panino e me lo mangio per strada pervasa da una incredibile sensazione di benessere e contentezza.
Mi è successo circa una settimana fa e ancora penso a quel gesto così semplice che però, in una città fredda, diffidente e attaccata al denaro come questa, mi ha quasi commosso.
Noi Italiani (ma in particolare i Milanesi) non siamo più abituati ad avere fiducia nel prossimo, lo guardiamo sempre come un nemico, un orco contro cui combattere, un cattivo da cui difendersi; a meno che tu non sia un cliente super-affezzionatissimo, in un qualsiasi bar o ristorante italiano nessuno ti fa credito e tantomeno così, spontaneamente, senza che tu neanche glielo abbia chiesto!
Tutti sono disposti a fregarti, ma quasi nessuno è disposto a "rischiare" per aiutare uno sconosciuto (è vero, erano solo tre euro, ma quell'uomo si è fidato di me e in qualche modo ha rischiato che io non glieli riportassi, cosa che invece poi ho puntualmente fatto!)
Questo gesto mi ha stupito e mi ha fatto pensare che forse abbiamo perso (soprattutto nelle grandi città) il senso di "comunità", di solidarietà, di collaborazione e che dovremmo imparare dalle persone che ancora ci dimostrano di avere tutte queste caratteristiche e questa sensibilità.
Certo, poi io il kebab glielo avevo chiesto non piccante e mi hanno da un panino che mi ha fatto uscire il fuoco dalle orecchie e piangere gli occhi fino a Bologna...ma che volete che sia di fronte al bel gesto del mio nuovo amico turco?!?
p.s. Non so se avete notato la chiccheria del juke-box su questo blog...ma quanto so' mitica?!? in realtà l'ho copiato da Soyuz e in realtà ho caricato solo pochissime canzoni perchè sono un po' impedita...però, insomma, accontentatevi e accendete le casse quando entrate da Benni-benita dj!
venerdì, ottobre 20, 2006
"stipendi"
assurdo! ieri alla radio ho sentito che la Gragoraci, dopo vallettopoli, ha guadagnato 350.000 euro fra calendario, Buona Domenica e spot TRE con Baudo e Amendola...cosa!?!?!? 350.000 euro?!?!?
poi alla radio hanno detto che Prodi ne prende 220.000 in un anno...certo, non sono noccioline neanche quelle e sui costi della politica ho polemizzato tante volte, ma il paragone è comunque inquietante! Quando poi penso a quanto prende mia madre di pensione dopo trentacinque anni di onorata carriera da insegnante di lettere e di filosofia...le risate scoppiano fragorose!
va beh...in questi giorni non ho la testa per fare post molto più intelligenti di questo, quindi accontentatevi!
Baci e abbracci diffusi (il copyright di questa espressione è di jerome, chiedo venia)
domenica, ottobre 15, 2006
Nobel
Sapevo già dell'esistenza delle banche fondate sul meccanismo del micro-credito, ma non mi ero mai informata efficacemente su questo fenomeno.
Ebbene, dopo la vittoria da parte di quest'uomo dallo sguardo aperto (Muhammad Yunus) del permio Nobel per la Pace 2006, mi sono incuriosita e ho scoperto che questa idea è davvero rivoluzionaria, illuminante.
E' una teoria che scardina la nostra concezione classica di "aiuto ai poveri" inteso come mera ed inutile carità e permette alle persone che non hanno nulla di fare un tentativo, di cercare di costruire qualcosa per ridare dignità alle proprie vite.
La "Grameen Bank" (banca rurale), fondata da Yunus trant'anni fa nel suo paese, il Bangladesh, conta ormai più di sei milioni di clienti (di cui circa il 95% donne!) e 18.000 impiegati: se vi pare poco!
Questi esempi mi incitano, mi danno degli stimoli enormi; mi sembra significativo che il premio Nobel per la pace sia stato assegnato ad un economista che si è adoperato per risolvere in modo molto concreto e pratico il problema dell'estrema povertà e della fame; le parole che motivano il premio sono estremamente esplicative:
“Non si raggiungerà mai una pace duratura sino a quando gran parte della popolazione mondiale non troverà la soluzione per uscire dallo stato di povertà in cui si trova. Il microcredito costituisce una delle forme giuste per riuscirci. Lo sviluppo dal basso è utile anche affinché la democrazia e i diritti umani assumano sempre più la giusta importanza”
mercoledì, ottobre 11, 2006
Semi-cecità, reclusione e...tappeti!
Yeeeee!!!!! finalmente ritorno fra voi, miei prodi!
Finalmente ho riacquistato quasi completamente l'uso della vista e non mi costa più una fatica enorme stare per più di un quarto d'ora di fronte a schermo e tastiera.
Che dire, sono reduce da una settimana piuttosto difficile e noiosa. L'operazione è andata bene, anche se il mio oculista ha deciso di infilarmi fili, tagliare nervi ecc. ecc. (non vi racconto i dettagli perchè potrei davvero impressionarvi...eh eh eh) da entrambe le parti e quindi adesso mi ritrovo ad avere entrambi gli occhioni un po' arrossati e stanchi...ma va beh.
L'esperienza in clinica è stata particolare soprattutto per la sensazione da E.R. che ho provato mentre mi portavano a tutta birra su un letto verso la sala in cui poi mi hanno irrimediabilmente narcotizzato per circa tre ore...FYCO!
Che dire, sono reduce da una settimana piuttosto difficile e noiosa. L'operazione è andata bene, anche se il mio oculista ha deciso di infilarmi fili, tagliare nervi ecc. ecc. (non vi racconto i dettagli perchè potrei davvero impressionarvi...eh eh eh) da entrambe le parti e quindi adesso mi ritrovo ad avere entrambi gli occhioni un po' arrossati e stanchi...ma va beh.
L'esperienza in clinica è stata particolare soprattutto per la sensazione da E.R. che ho provato mentre mi portavano a tutta birra su un letto verso la sala in cui poi mi hanno irrimediabilmente narcotizzato per circa tre ore...FYCO!
Non vi tedio con i dettagli sulla mia ripresa, ma posso dirvi che l'essere parzialmente invalida (i primi giorni non potevo proprio tenere gli occhi aperti) mi ha fatto riflettere moltissimo sulla "necessità degli altri".
In questo periodo, infatti, ho avuto la fortuna di avere una mammina iper-disponibile che si è fatta in quattro, anzi in otto, per me e di ricevere una serie di attenzioni particolari da parte di tante tante persone. E' bello rendersi conto di avere BISOGNO dell'affetto, della generosità di chi ci vuole bene; credo che la nostra sia davvero una società che spesso trova rifugio nel paradigma dell'individualismo, nella visione dell'altro come un ostacolo, invece che come un'enorme ricchezza. Non è raro percepire (soprattutto in una città come Milano) la vergogna nel chiedere "aiuto", la necessità di "cavarsela da soli"...no, io non sono d'accordo. Nessuno si basta da solo, dal mio punto di vista.
E' un discorso un po' confuso e mi rendo conto che molti possano pensarla diversamente...a voi il dovere di smontarmi!
Ovviamente non ho trascorso tutta la mia clausura in presa a seghe mentali deliranti, ma, purtroppo, sono stata costretta per molte ore davanti alla tv (leggere mi costa ancora una certa fatica...). Ora lasciate che faccia qualche sintetica considerazione:
a) perchè Elisabetta Gregoraci imperversa in cielo, in terra e in ogni luogo???
b) perchè all'Isola dei Famosi pagano la gente per morire di fame, quando di solito morire di fame è sinonimo di povertà estremissima?
c) perchè Antonella Clerici si mette delle mise improponibili e si muove sui tacchi peggio di una vacca (fermo restando che la prova del cuoco è uno dei migliori programmi in circolazione...)?
d) perchè i giornalisti hanno scioperato per un sacco di tempo proprio quando io avevo un assetato bisogno di telegiornali?
e) perchè Vittorio Sgarbi è assessore ai beni culturali di Milano?
f) la tipa che conduce "Un giorno in pretura" è convinta di essere Jessica Fletcher?
f) dopo tante domande vi segnalo quella che in assoluto reputo la migliore trasmissione dell'attuale panorama televisivo: le spassosissime televendite di tappeti condotte dall'uomo che Guzzanti ha trasformato in un mito ovvero mr. "Questo Mutandavi...ehh...vendevà il vostvo salotto un assoluto...ehhh...PVOTAGONISTA del '900!". Ve lo ricordate??? Beh, l'originale è esattamente uguale a Corrado solo che ora si occupa di tappeti...imperdibile!
Avrei voglia di parlare di tante altre cose, ma per oggi mi pare di avervi asciugato abbastanza!
Un bacio a tutti
Benni
martedì, ottobre 03, 2006
sotto i ferri!
Domani sarò a Bologna per sottopormi ad un'operazione agli occhi. Scrivo poche righe per esorcizzare i pensieri che mi inquietano un po' da questa mattina facendomi riflettere su tutto il peggio che mi potrebbe accadere!
In realtà prima d'oggi non ho mai avuto "paura", probabilmente perchè, avendo già affrontato da piccolina due operazioni del genere sotto anestesia totale, ho quasi fatto il callo a queste emozioni forti!
Certo che però è piuttosto strano, a vent'anni, quando, almeno da certi punti di vista, ti senti invincibile, forte, piena di energie, di esperienze da fare, di persone da conoscere, di luoghi da esplorare, scoprire la vulnerabilità; capire che in un attimo tutto quello che hai vissuto e speri ancora di vivere potrebbe dissolversi e sparire improvvisamente; o anche che da un giorno all'altro potresti non essere più la stessa, potresti rimanere per forza privata di qualcosa che per te è importante...
Lo so, sono idee scoordinate, raffazzonate, che non ho neanche voglia di esprimere più approfonditamente (stanotte vorrei almeno chiudere occhio!), ma avevo il bisogno di esprimerle, di manifestare almeno un po' delle strane sensazioni che ho vissuto quest'oggi.
Spero di tornare prima possibile a scrivere e a commentare i blog di voialtri,
buona settimana
Benni
domenica, ottobre 01, 2006
suggestioni montanare...
Eccomi di ritorno da un rilassante (ho dormito per un numero indefinito di ore) weekend in baita, dalla cara vecchia Sally, storica compagna di banco (e di cavolate) del liceo.
In questi giorni ho capito:
a) che ogni tanto è davvero necessario fare respirare ai miei polmoni un'aria non malsana
b) che comunque, da buona terruncella, il mio cuore è appagato molto di più dalla vista del mare che da quella dei monti
c) che non sono assolutamente portata per la raccolta dei funghi
d) che rubare le pannocchie alla fine non è un reato, sopratutto se quando tenti di cuocerle sul camino diventano una schifezza
e) che mi piacerebbe avere ancora i nonni anche se novantenni e un po' particolari come quelli della mia amica e vorrei potere ancora ascoltare le loro storie e le loro vite
f) che gli zii scapoloni sono troppo simpatici
g) che la vita di coppia (con noi c'era anche il ragazzo della mia amica) può essere davvero pesante
h) che in montagna ingrassare è inevitabile...
i) che con l'accompagnament di una chitarra acustica riesco ad inventarmi sul momento delle canzoni spassosissime!
l) che cambiare le lenzuola della parte superiore di un letto a castello è una delle cose più faticose sulla faccia della terra
m) che il liquore di sambuco fatto in casa è veramente, ma veramente buono
n) che i pony non sono dei i cavalli da piccoli, ma una razza di cavalli
o) che le rose non fioriscono solo a maggio, ma da maggio a ottobre
p) come dimostrano i punti n) ed o) che sono proprio una ragazza di città!
Passo e chiudo
baci e abbracci
Benni
p.s. la foto è scattata a 2753 metri d'altezza, vicino cortina; c'era così tanta nebbia che sembrava che quella terrazza e quella panchina fossero esattamente sospese nell'aria...tipo Paradiso Lavazza!
martedì, settembre 26, 2006
mafia
Prendo spunto da un post del compagno di merende sulla fiction "joe Petrosino" per parlare di un argomento che, date le mie origini calabresi (di cui peraltro vado assai fiera), mi sta molto molto a cuore: la mafia.
Mi fa piacere che ogni tanto qualcuno si ricordi di parlarne perchè, dal mio punto di vista, il problema fondamentale è che qui al nord la maggior parte delle persone non ha la percezione di cosa siano REALMENTE camorra, cosa nostra, 'ndrangheta, sacra corona ecc.; la mafia è percepita quasi come un fenomeno, non dico "folkloristico", ma sicuramente lontano, appartenente ad una società selvaggia, quasi arcaica.
Credo che buona parte della gente non si renda conto della direttissima connessione che c'è in questo paese fra la mafia e le forme di illegalità di ogni genere, dal dilagante spaccio di droga (distribuita nelle discoteche che a loro volta appartengono a malavitosi di vario genere), alla prostituzione; dagli scandali finanziari, al lavoro sommerso; dallo sbarco dei clandestini sulle coste meridionali (gli scafisti non sarebbero in grado di fare nulla senza il "permesso" della criminalità italiana), al traffico di armi; dalle speculazioni edilizie in tutte le parti d'Italia all'appoggio a determinati politici ed amministratori in cambio di ogni genere di favori e così via...
la mafia non è il vecchietto con la coppola e la lupara; mafia vuol dire, al giorno d'oggi, soprattutto collusione con i poteri forti, con le banche, con la politica.
Mafia vuol dire anche assenza dello Stato, delle istituzioni; vuol dire clientelismo (problema che non a caso affligge tutto il paese e non solo il meridione); vuol dire ingiustizia, mancanza di speranza. La mafia DETURPA la coscienza delle persone, ruba ai giovani la possibilità di costruirsi un futuro con le proprie forza, le proprie capacità, frustra ogni spirito imprenditoriale, ogni voglia di rinnovamento.
Questo è, ai miei occhi, la mafia; magari mi sbaglio, anzi spero di sbagliarmi, spero di aver esagerato...
domenica, settembre 24, 2006
Eneide...
Vittorio Sermonti, parlando dell'Eneide di cui sta proponendo in questi giorni la lettura integrale a Santa Maria delle Grazie, dice
"...così scopriremo questo poema immenso in cui c'è la fondazione dell'Italia, una patria che si forma per contaminazione con gli esuli, una patria che è sempre patria di altri, e che nasce tra odi e amori, genti che si mescolano e si dividono".
E pensare che oggi, un immigrato, sopratutto se di colore, per essere considerato un essere umano e non una "bestia" o una macchina da lavoro, deve salvare almeno due bambini italiani che stanno per affogare da qualche parte...
"...così scopriremo questo poema immenso in cui c'è la fondazione dell'Italia, una patria che si forma per contaminazione con gli esuli, una patria che è sempre patria di altri, e che nasce tra odi e amori, genti che si mescolano e si dividono".
E pensare che oggi, un immigrato, sopratutto se di colore, per essere considerato un essere umano e non una "bestia" o una macchina da lavoro, deve salvare almeno due bambini italiani che stanno per affogare da qualche parte...
sabato, settembre 23, 2006
w l'Italia...?
scandali, arresti, truffe, violazioni di ogni tipo di regola, di "codice etico"...ma che paese siamo?
che paese è quello in cui non passa una settimana senza che i nostri giornali sbattano in prima pagina qualche noto (o meno noto) personaggio "al vertice" che fa qualche stronzata ai danni dei cittadini, dei consumatori, degli utenti di un servizio, dei tifosi, degli azionisti e chi più ne ha più ne metta?
che paese è quello in cui non passa una settimana senza che i nostri giornali sbattano in prima pagina qualche noto (o meno noto) personaggio "al vertice" che fa qualche stronzata ai danni dei cittadini, dei consumatori, degli utenti di un servizio, dei tifosi, degli azionisti e chi più ne ha più ne metta?
faccio solo un piccolo elenco delle vicende più eclatanti degli ultimi tempi, così a memoria, senza troppo sforzo: lazio-gate, sequestro Abu Omar e corruzione all'interno del Sismi, crollo Parmalat e Cirio, scandalo del calcio, video-poker dei Savoia, Salvo Sottile e le "professioniste" della Rai, i furbetti del quartierino e adesso questo uragano che sta travolgendo la Telecom e questo megatraffico di intercettazioni (che senza dubbio con l'affare Tronchetti ha qualche bella connessione)...insomma uno tira via l'altro, come i pistacchi.
non voglio entrare nelle singole questioni nè tantomeno esprimere giudizi, opinioni su cose che non conosco benissimo, ma ci rendiamo conto di quanto schifo, quanto marcio, quanta immondizia ci sia in questa benedetta Italia???
d'altra parte se penso alla mia amica che l'altro giorno mi diceva che lavorare in nero è una figata perchè "ti pagano subito e di più" e che a cuor leggero mi raccontava che il gestore del locale per cui lavora è un mafioso e per questo i NAS non passano mai a fare controlli nè niente di simile, beh mi rendo conto di quanto sia radicata l'illegalità, il senso di mancanza delle regole, l'individualismo, nella nostra società...forse quello che succede ai piani superiori non è altro che il riflesso ingigantito di ciò che succede quaggiù, fra i comuni mortali.
La cosa che mi stupisce di più, in ogni caso, è questo disincanto, questa carenza di indignazione, soprattutto fra le persone della mia età. Ormai siamo assuefatti a qualsiasi cosa e il fatto che, per esempio, la Fiera Rho-Pero, commissionata dalla Regione Lombardia (quindi un'istituzione pubblica, quindi un organo che dovrebbe rispondere ai CITTADINI) sia stata costruita attraverso manodopera irregolare, sottopagata, sfruttata dai caporali, non stupisce assolutamente nessuno. Nessuno si "incazza" di fronte a una cosa di questo genere, nessuno urla allo scandalo...è così, il mondo va in questo modo, Benni, sono tutti pescecani, bisogna affilarsi le unghie, bisogna scendere a compromessi, non fare l'ingenuotta di 20 anni!
Bella merda (e non mi scuso per la volgarità, perchè di merda si tratta...)
p.s. chissà come mai tutti, ma proprio tutti, ma proprio tutti tutti tutti tutti tutti gli uomini politici italiani si sono subito, ma proprio subito subito subito subito dichiarati d'accordo, anzi d'accordissimo, ma proprio d'accordissimissimissimo col decreto Mastella per la cancellazione immediatissssssima di tutte le intercettazioni illegali!!! certo, non utilizzare quelle intercettazioni a fini giudiziari, non lasciarle in giro a beneficio di "ricattatori" di vario genere è senza dubbio un atto più che doveroso, è assolutamente giusto che vengano eliminate; ma chissà come mai, nel paese di Don Camillo e Peppone, nel paese dei bastian contriari stavolta neanche una voce fuori dal coro...
venerdì, settembre 15, 2006
L' "attrice" che c'è in me...
Voglio tornare su un palcooo!!!!!!
uffi, l'idea di non poter FARE teatro quest'anno (o almeno di non poterlo fare in modo continuativo, forte) mi mette l'angoscia!
è una cosa di cui dopo un po' sento la mancanza...quasi fisica; è una parte davvero importante della mia vita, un percorso che non voglio assolutamente interrompere, una ricchezza che non posso permettermi di buttare via.
Intanto, per restare in tema e allietare un poco questa uggiosa giornata, vi lascio il sonetto 116, uno dei migliori scritti dal caro William (per i compari dell'Andalusia: è quello che vi ho fatto leggere in spiaggia...)
uffi, l'idea di non poter FARE teatro quest'anno (o almeno di non poterlo fare in modo continuativo, forte) mi mette l'angoscia!
è una cosa di cui dopo un po' sento la mancanza...quasi fisica; è una parte davvero importante della mia vita, un percorso che non voglio assolutamente interrompere, una ricchezza che non posso permettermi di buttare via.
Intanto, per restare in tema e allietare un poco questa uggiosa giornata, vi lascio il sonetto 116, uno dei migliori scritti dal caro William (per i compari dell'Andalusia: è quello che vi ho fatto leggere in spiaggia...)
"Non sarà che al matrimonio di animi costanti
io ponga impedimenti: non è amore quell'amore
che muta quando scopre mutamenti
o tende a ritirarsi se l'altro si ritira.
Oh no, esso è un faro per sempre fisso
che guarda alle tempeste e mai ne è scosso;
è la stella polare per ogni nave errante,
e il suo volere resta ignoto,
anche se l'altezza ne sia presta.
L'amore non è lo zimbello del Tempo,
anche se rosse labbra e guance
cadono nel compasso della sua falce ricurva;
l'amore non muta con le sue brevi ore e settimane,
ma resiste fino all'orlo del Giudizio.
Se questo è errore e mi sia provato,
io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato”.
giovedì, settembre 14, 2006
Beatrice-zero!
ho appena visto la trasmissione di Santoro: bei servizi-pugno-nello-stomaco un po' stile "Report" fatti molto bene; non troppa retorica da parte del biondo Michele (che comunque trovo sempre insopportabile, soprattutto per l'irresponsabilità politica dimostrata facendosi eleggere e dimettendosi due anni dopo dalla carica di parlamentare europeo); ospiti in studio abbastanza interessanti (in particolare il mitico inviato dell'Espresso Fabrizio Gatti)...insomma giudizio generale piuttosto positivo.
Quello che mi chiedo è semplicemente: cosa ci fa in questo programma una con una pessima pronuncia delle "s" e delle "z", un inquietante accento milanese, un'espressività facciale pari a quella di un baccalà, ma che di cognome fa BORROMEO a criticare un'Italia che vive di clientelismo, a parlare della situazione degli immigrati morti di fame, a scandalizzarsi perchè Matteo Cambi ha un aereo privato e a disquisire sulla situazione delle periferie milanesi???
Chi sarà in grado di spiegarmelo avrà tutta la mia ammirazione...
e va bene, va bene: rieccomi!
Dopo le incredibili proteste suscitate dalla mia assenza virtuale di questi giorni, rieccomi qui!
Sono stata tacciata di non aver scritto una parola sull'11 settembre, di non aver fatto un resoconto precisissssssimo sulla conferenza di Barry Buzan (non vi preoccupate, fino a due settimane fa anche io pensavo fosse il nome di un fumetto o giù di lì), di non aver salutato pubblicamente i miei compari in partenza per l'erasmus...insomma un vero e proprio processo! bene bene, vuol dire che non sapete già più vivere senza il mio blog! hi hi hi!
in ogni caso sto preparando da un paio di giorni un lunghiiiiiissimo post che probabilmente intitolerò: "Benni e le sue più recondite paranoie mentali sull'Occidente" e che vi farà certamente apprezzare di più i miei giorni di latitanza da questo blog!
va beh oggi non so scrivere in italiano, mi pare chiaro...d'altra parte sto preparando un esame di sociologia: non potete pretendere molto dal mio povero cervello atrofizzato dai mille luoghi comuni che leggo quotidianamente.
In più ieri ho dovuto salutare il mio pistacchietto di Bronte (Bisi) per la dodicesima volta in tre giorni e, a furia di brindisi in rima (composti da me con l'aiuto della valorosa Dani) mi sono scolata 4 grappini cinesi da 54 gradi l'uno...quindi ho delle ottime giustificazioni!
Comunque buon viaggio caro compagno di tenda puzzone e buon Erasmus anche a Gina Mangina e alla "contessina" Otta: VI voglio bbbene A tttutti!
buona giornata (visto che bella pioggia?!?bleah...)
Benni
sabato, settembre 09, 2006
metti una sera al cinema, da sola...
Oggi serata cinematografica! approfittando dell'abbonamento alla rassegna che propone i film dei Festival di Venezia e Locarno (gentilmente concessomi per il weekend dalla sorellina in trasferta) sono partita tutta sola soletta alla volta del cinema Excelsior e mi sono goduta un film davvero delizioso, esilarante, dissacrante, cinico ed intelligente! una vera chicca, insomma:"Little Miss Sunshine".
Olive è una simpatica bambina circondata da una famiglia, come dire, un tantino particolare: suo nonno è stato cacciato dalla casa di cura perchè sniffava eroina; il papà, invece, si considera una specie di guru che insegna come raggiungere il successo e diventare vincenti, ma in realtà è il più sfigato di tutti; il fratello maggiore è un "seguace" di Nietzche che non parla da nove mesi e intende arruolarsi nell'aeronautica; lo zio è il più grande studioso americano di Proust, ma ha tentato il suicidio quando ha saputo che il suo diretto avversario gli ha rubato il fidanzato e i finanziamenti per scrivere un libro; la madre, infine cerca di tenere in piedi questo covo di matti e si prende scenate isteriche da tutti!
La dolce Olive ha solo sette anni e sogna già di diventare una di quelle mini-reginette di bellezza che vanno tanto di moda negli USA (quei piccoli mostri che a meno di dieci anni sanno già cantare, ballare, recitare e sedurre un uomo...tipo Britney Spears, per intenderci!). Il concorso per diventare reginetta della California darà alla famiglia Hoover la possibilità di fare un lunghissimo e incredibile viaggio su uno scassatissimo furgoncino Wolskvagen e di ritrovare quegli spazi di comunicazione e di confronto che da troppo le mancavano; dopo una serie di peripezie quasi surreali la "banda" arriva a destinazione e sconvolge ogni canone della competizione!
Gli autori del film riescono a criticare una serie di miti e clichè tipicamente americani con un'ironia, una leggerezza ma al contempo anche una profondità straordinarie.
Un lungometraggio veramente piacevolissimo che io, ma anche tutto il pubblico presente in sala che alla fine della proiezione è scoppiato in un grande applauso (cosa davvero insolita nella fredda Milano...) vi consigliamo vivamente! Era da tanto che non ridevo così di gusto guardando un film!
Per di più fuori dal cinema ho incontrato il mio adoratissssssssimo prof di italiano e latino del liceo che non vedevo da molto tempo e ho assistito alla performance di un fantastico musicista sudamericano che suonava una specie di "piccola" arpa in mezzo a corso Vittorio Emanuele...insomma una serata davvero speciale e piena di sorprese!
Buonanotte
giovedì, settembre 07, 2006
Raccontare Guantanamo...
Riporto alcuni stralci dell'intervista rilasciata a Repubblica il 26 febbraio 2006 da James Yee, cappellano militare musulmano del carcere di Guantanamo nel 2003 accusato INGIUSTAMENTE di collaborazionismo con i terroristi, di alto tradimento, di insubordinazione e di adulterio e detenuto per 76 giorni nelle stesse condizioni di quegli uomini ai quali la sua presenza avrebbe dovuto portare un poco di conforto...
«...accade che un prigioniero si rifiuti di fare i suoi venti minuti di passeggio fuori dalla gabbia. Protesta per una perquisizione corporale. Quella che, in gergo, i soldati chiamano "il passaggio della carta di credito". Un secondino infila le proprie dita nell’ano del prigioniero e le strofina su e giù per controllare che non nasconda nulla nelle pieghe del sedere. Un’umiliazione inaccettabile per chiunque, a maggior ragione per un musulmano, la cui religione vieta questo tipo di contatto fisico. Ebbene, arriva l’Unità di reazione rapida e otto uomini in assetto antisommossa affrontano il prigioniero. Lo picchiano e quindi, tra le urla e il sangue, lo trascinano lungo il corridoio, tra grida di vittoria e "high-five"...».
«L’islam non è soltanto una religione. È un modo di vivere. E a Guantanamo comprendo che la religione è diventata la più importante delle armi per spezzare i prigionieri [...] Normalmente, la preghiera è il momento più importante per i prigionieri. In ogni blocco, la intona il detenuto nella gabbia all’estremo angolo nord-est del campo, il più vicino alla Mecca. Bene, noto presto che i secondini si stringono regolarmente intorno a quella gabbia colpendola con delle pietre, provando a dare sulla voce del prigioniero con musica rock a tutto volume [...] Scopro che durante le perquisizioni delle gabbie, le copie del Corano vengono regolarmente scaraventate in terra e ne viene smembrata la legatura e che, durante gli interrogatori, spesso vengono alternate cassette con incise letture del Corano a musica rock e si ripetono le umiliazioni sessuali. [...] spesso gli interrogati vengono avvolti in una bandiera israeliana e più di una volta è accaduto che siano stati costretti a sedere sul pavimento, all’interno di un cerchio satanico illuminato da candele, obbligati a gridare "Non Allah, ma Satana è il mio Dio"».
E' allucinante. Queste cose si sanno da tantissimo e Yee non è nè il primo nè l'ultimo a denunciarle.
Ieri Bush ha ammesso per la prima volta pubblicamente l'esistenza delle prigioni della CIA, dove, dopo l'11 settembre 2001, sono stati rinchiusi i cosiddetti "nemici combattenti", una categoria di prigionieri senza alcun tipo di diritto "creata" attraverso un'ordinanza presidenziale del novembre dello stesso anno.
Ieri Bush ha detto di voler riportare in vigore la vecchia denominazione di "prigionieri di guerra" che prevede per questi un processo amministrato da corti marziali tenute a rispettare i principi costituzionali e altri diritti previsti dalla Convenzione di Ginevra.
Fra due mesi negli USA si terranno le elezioni di medio termine...chi ha orecchio per intendere...
Non lasciare mai accesi i fari della macchina!
Discorsi complicati e anche piuttosto confusi con un'amica, alle quattro di mattina, su una macchina bloccata dalla batteria scarica.
La certezza di non poter fare progetti a lungo termine e probabilmente di non volerli neanche fare, la voglia di scoprire tutto ciò che è diverso legata indissolubilmente alla paura di voler tornare indietro, la consapevolezza di essere persone "forti", il desiderio di partire...
quante cose, forse troppe! mi sa che è anche troppo tardi!
"magari stanotte facciamo il giro del mondo"
Buonanotte
La certezza di non poter fare progetti a lungo termine e probabilmente di non volerli neanche fare, la voglia di scoprire tutto ciò che è diverso legata indissolubilmente alla paura di voler tornare indietro, la consapevolezza di essere persone "forti", il desiderio di partire...
quante cose, forse troppe! mi sa che è anche troppo tardi!
"magari stanotte facciamo il giro del mondo"
Buonanotte
mercoledì, settembre 06, 2006
Benni è on-line!
Ebbene sì! ho ceduto anche io alla tentazione del blog...
è da parecchio che ci penso, che penso alla necessità di condividere certi spunti, esperienze, storie con persone conosciute e non; forse dopo un anno frenetico come quello appena trascorso sento anche il bisogno di prendermi degli spazi di riflessione e di confronto che vadano un po' oltre le solite quattro chiacchiere frettolose con chi mi capita sottomano; forse, dopo la prima lezione di francese di stamattina, ho realizzato che gennaio (e quindi l'erasmus e quindi lille!) è dietro l'angolo e bisogna inventarsi un modo per rendere partecipi gli amichetti milanesi delle "avventure della piccola Benni in terra gallica"; forse non ho semplicemente voglia di studiare...
va beh! di qualunque ragione si tratti sappiate che ho trovato il modo per rompervi anche nel cyber-spazio (wow! quest'espressione mi piace un sacco...mi fa sentire molto moderna!)
a presto
p.s. Ah! per il significato di "scipitaggini" rivolgersi al caro vecchio Marinetti...
è da parecchio che ci penso, che penso alla necessità di condividere certi spunti, esperienze, storie con persone conosciute e non; forse dopo un anno frenetico come quello appena trascorso sento anche il bisogno di prendermi degli spazi di riflessione e di confronto che vadano un po' oltre le solite quattro chiacchiere frettolose con chi mi capita sottomano; forse, dopo la prima lezione di francese di stamattina, ho realizzato che gennaio (e quindi l'erasmus e quindi lille!) è dietro l'angolo e bisogna inventarsi un modo per rendere partecipi gli amichetti milanesi delle "avventure della piccola Benni in terra gallica"; forse non ho semplicemente voglia di studiare...
va beh! di qualunque ragione si tratti sappiate che ho trovato il modo per rompervi anche nel cyber-spazio (wow! quest'espressione mi piace un sacco...mi fa sentire molto moderna!)
a presto
p.s. Ah! per il significato di "scipitaggini" rivolgersi al caro vecchio Marinetti...
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