giovedì, settembre 07, 2006

Raccontare Guantanamo...

Riporto alcuni stralci dell'intervista rilasciata a Repubblica il 26 febbraio 2006 da James Yee, cappellano militare musulmano del carcere di Guantanamo nel 2003 accusato INGIUSTAMENTE di collaborazionismo con i terroristi, di alto tradimento, di insubordinazione e di adulterio e detenuto per 76 giorni nelle stesse condizioni di quegli uomini ai quali la sua presenza avrebbe dovuto portare un poco di conforto...

«...accade che un prigioniero si rifiuti di fare i suoi venti minuti di passeggio fuori dalla gabbia. Protesta per una perquisizione corporale. Quella che, in gergo, i soldati chiamano "il passaggio della carta di credito". Un secondino infila le proprie dita nell’ano del prigioniero e le strofina su e giù per controllare che non nasconda nulla nelle pieghe del sedere. Un’umiliazione inaccettabile per chiunque, a maggior ragione per un musulmano, la cui religione vieta questo tipo di contatto fisico. Ebbene, arriva l’Unità di reazione rapida e otto uomini in assetto antisommossa affrontano il prigioniero. Lo picchiano e quindi, tra le urla e il sangue, lo trascinano lungo il corridoio, tra grida di vittoria e "high-five"...».

«L’islam non è soltanto una religione. È un modo di vivere. E a Guantanamo comprendo che la religione è diventata la più importante delle armi per spezzare i prigionieri [...] Normalmente, la preghiera è il momento più importante per i prigionieri. In ogni blocco, la intona il detenuto nella gabbia all’estremo angolo nord-est del campo, il più vicino alla Mecca. Bene, noto presto che i secondini si stringono regolarmente intorno a quella gabbia colpendola con delle pietre, provando a dare sulla voce del prigioniero con musica rock a tutto volume [...] Scopro che durante le perquisizioni delle gabbie, le copie del Corano vengono regolarmente scaraventate in terra e ne viene smembrata la legatura e che, durante gli interrogatori, spesso vengono alternate cassette con incise letture del Corano a musica rock e si ripetono le umiliazioni sessuali. [...] spesso gli interrogati vengono avvolti in una bandiera israeliana e più di una volta è accaduto che siano stati costretti a sedere sul pavimento, all’interno di un cerchio satanico illuminato da candele, obbligati a gridare "Non Allah, ma Satana è il mio Dio"».
E' allucinante. Queste cose si sanno da tantissimo e Yee non è nè il primo nè l'ultimo a denunciarle.
Ieri Bush ha ammesso per la prima volta pubblicamente l'esistenza delle prigioni della CIA, dove, dopo l'11 settembre 2001, sono stati rinchiusi i cosiddetti "nemici combattenti", una categoria di prigionieri senza alcun tipo di diritto "creata" attraverso un'ordinanza presidenziale del novembre dello stesso anno.
Ieri Bush ha detto di voler riportare in vigore la vecchia denominazione di "prigionieri di guerra" che prevede per questi un processo amministrato da corti marziali tenute a rispettare i principi costituzionali e altri diritti previsti dalla Convenzione di Ginevra.
Fra due mesi negli USA si terranno le elezioni di medio termine...chi ha orecchio per intendere...

4 commenti:

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Ciao, sono amico di Jerome e ultimamente ho avuto anche io uno spazio su Acido politico.
Appena ho letto la pubblicità su poconiente sono corso a visitare.
Quello che gli USA si sono permessi di fare in questi 5 anni è scandaloso, ma ancora più scandaloso è il silenzio-assenso di molti paesi (tra cui noi fino a pochi mesi fa).

Johnny ha detto...

Eccomi qua! un altro lettore del blog di Jerome che ha raccolto il suo invito a passare di qui e sono felice di averlo fatto. Complimenti per il blog.

La situazione di Guantanamo è nota ormai da tempo ed deplorevole che siccome sono gli USA a fare certe cose non partano sanzioni o attacchi forti nei suoi confronti, l'opinione pubblica non si è fatta sentire molto.

Anonimo ha detto...

cazzo anche la benni ha un blog!!!! ora ce l'hanno proprio cani e porci...ahahaha...scherzo grace, sei grande! ricordando le folli notte in camera in Spagna leggo questo blog...baci e abbracci. Antoine le remois

Anonimo ha detto...

Bella benny, come vedi anche io ogni tanto leggo le cagate che scrivi (...scherzo ovviamente).
Volevo solo dire che è sicuramente giusto che certe informazioni vengano divulgate, e sicuramente anche io sono d'accordo con voi che gli Stati Uniti ( a mio avviso, da mooolto più di 5 anni) abbiano fatto porcherie a destra e a manca. Ma persino il mio cane sa cosa succede a Guantanamo.
E tutto in tutto questo accanimento contro gli Stati Uniti penso che non solo nessuno ha proposto qualcosa di concreto per cambiare le cose (impresa che mi rendo conto essere molto difficile), ma abbiamo perso di vista problemi molto più vicini a noi...
Forse bisognerebbe iniziare a FARE qualcosa nel nostro piccolo. Siamo tutti bravi a sputare sugli Americani.