domenica, ottobre 29, 2006

e qualcosa rimane, fra le pagine chiare e le pagine scure...

Tento di guardare Report, ma l'argomento è davvero complesso...non riesco a seguire. Domenica solitaria, il tempo a Milano è spettacolare, ma non mi va tantissimo di uscire...giusto un giretto, il resto lo guardo dalla finestra.

Ogni tanto riaffiorano i ricordi, ogni tanto senti quella specie di fitta al petto, quel brivido, quella sensazione di straniamento che ti riporta indietro; può essere un' immagine a farti questo effetto, una musica o semplicemente un pensiero...tac, ti ritrovi a rivivere improvvisamente quella sera in cui avete ballato come due pazzi sotto la neve, quegli sguardi complici che ti hanno fatto credere di avere incontrato uno spirito affine, le battute cattive sui vostri compagni, le confessioni ricevute, le strade affascinanti di Verona, l'enorme storia che ha raccontato sulle pareti di casa sua di fronte alla quale sei rimasta a bocca aperta, il concerto più bello e doloroso della tua vita, la poesia dei suoi racconti smorzata dal cinismo delle tue battute taglienti…le lacrime, milioni di lacrime, così tante da non trovarne più, adesso, da riversare dentro i ricordi.

Una sera basta per farti capire tutto ciò che non hai voluto vedere per quasi un anno; bastano pochi gesti, pochi attimi per intuire l’attrazione che sente verso una persona che non sei tu, le attenzioni che nei tuoi confronti non ha mai dimostrato, per il semplice motivo che non ha mai provato per te quello che tu provavi per lui…e quella notte ti svegli piangendo, ti disperi e nei mesi seguenti ti spegni lentamente, ti consumi in silenzio per qualcosa che non è mai stato, se non nella tua testa.
Le forze per reagire le trovi dopo un po’, le trovi nelle tue passioni, nelle persone che ti circondano, nella consapevolezza di avere solo vent’anni, nella prospettiva di partire presto…ti rimetti in piedi e cancelli pezzo per pezzo dalla tua memoria tutta quella sofferenza.

Ogni tanto riemerge tutto e fa male, come oggi. Ma fa male in modo diverso da prima, fa male il
ricordo del dolore; non c’è più amore, ma è stata una cosa talmente grande, invadente, totalizzante, una cosa che ha violato così fortemente la tua esistenza, che senti quasi un vuoto quando ci pensi. Ora che, nel bene e nel male, tutto si è completamente spento, ora che hai avuto il coraggio di mettere in modo netto la parola fine, ogni tanto vedi il fantasma, l’ombra di tutto quello che è stato e ti fai avvolgere dalla malinconia…

Buonanotte

venerdì, ottobre 27, 2006

Ah Elisabe', ma ripijate!!!

Grande la Gardini! Penso che una figura di merda (o gaffe...se volete essere più raffinati) come quella commessa ieri dalla deputata di Forza Italia non avrebbe potuto farla nemmeno Calderoli!
La bella (???) Elisabetta ha infatti urlato contro Vladimir Luxuria nel bagno delle donne dicendole "esci di qui, tu sei un uomo" o qualcosa del genere e poi ha dichiarato di essersi sentita "violentata sessualmente" dalla presenza della parlamentare di RFC nella toilette femminile...

Maddddddaaaaaaiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!! Ma la Gardini ha idea di cosa significhi "violenza sessuale"? e transgender?!? Comunque la signora è un vero personaggio: vi ricordate quando, appena assurta al prestigioso ruolo di portavoce di Silvio, raccontò un dettaglio scabroso su delle supposte che avevano a che fare con Tremonti?!? Un genio...

Ma dico io, oltre a Previti, Andreotti, i "TEO-DEM", ecc. ecc. dobbiamo mantenere pure Elisabetta "una donna per amico" Gardini???
Meno male che c'è gente educata come Wlad che, invece di mandarla a quel paese pubblicamente definendola bifolca, ignorante e pure un po' stupida, ha preferito rilasciare una dichiarazione pacata, seria e rispettosa...the best!

mercoledì, ottobre 25, 2006

kebab...bi che siamo!


Dopo una passeggiata in corso Buenos Aires, mi avvio verso la stazione centrale per prendere il treno per Bologna.
Conoscendo lo standard e i prezzi dei panini della stazione, decido di concedermi un boccone per strada: cavoli, non ho soldi contanti, solo il bancomat...ma sì, non sarà un problema.
Nelle strade che portano verso piazza Duca d'Aosta mi accorgo del numero impressionante di negozi alimentari stranieri, di vestiti e chincaglierie cinesi all'ingrosso, ma sopratutto dell'enorme presenza di kebabbari: wow! io adoro la tipica specialità turca!

Entro in uno dei più grandi e chiedo subito se accettano il bancomat; il proprietario mi dice sconsolato che non gli hanno ancora portato la macchinetta, ma mentre io mi avvio mestamente verso l'uscita lui mi ferma e mi dice che non importa e che pagherò la prossima volta! Io, basita, lo ringrazio, ordino il mio panino e me lo mangio per strada pervasa da una incredibile sensazione di benessere e contentezza.

Mi è successo circa una settimana fa e ancora penso a quel gesto così semplice che però, in una città fredda, diffidente e attaccata al denaro come questa, mi ha quasi commosso.
Noi Italiani (ma in particolare i Milanesi) non siamo più abituati ad avere fiducia nel prossimo, lo guardiamo sempre come un nemico, un orco contro cui combattere, un cattivo da cui difendersi; a meno che tu non sia un cliente super-affezzionatissimo, in un qualsiasi bar o ristorante italiano nessuno ti fa credito e tantomeno così, spontaneamente, senza che tu neanche glielo abbia chiesto!
Tutti sono disposti a fregarti, ma quasi nessuno è disposto a "rischiare" per aiutare uno sconosciuto (è vero, erano solo tre euro, ma quell'uomo si è fidato di me e in qualche modo ha rischiato che io non glieli riportassi, cosa che invece poi ho puntualmente fatto!)
Questo gesto mi ha stupito e mi ha fatto pensare che forse abbiamo perso (soprattutto nelle grandi città) il senso di "comunità", di solidarietà, di collaborazione e che dovremmo imparare dalle persone che ancora ci dimostrano di avere tutte queste caratteristiche e questa sensibilità.

Certo, poi io il kebab glielo avevo chiesto non piccante e mi hanno da un panino che mi ha fatto uscire il fuoco dalle orecchie e piangere gli occhi fino a Bologna...ma che volete che sia di fronte al bel gesto del mio nuovo amico turco?!?

p.s. Non so se avete notato la chiccheria del juke-box su questo blog...ma quanto so' mitica?!? in realtà l'ho copiato da Soyuz e in realtà ho caricato solo pochissime canzoni perchè sono un po' impedita...però, insomma, accontentatevi e accendete le casse quando entrate da Benni-benita dj!

venerdì, ottobre 20, 2006

"stipendi"

assurdo! ieri alla radio ho sentito che la Gragoraci, dopo vallettopoli, ha guadagnato 350.000 euro fra calendario, Buona Domenica e spot TRE con Baudo e Amendola...cosa!?!?!? 350.000 euro?!?!?
poi alla radio hanno detto che Prodi ne prende 220.000 in un anno...certo, non sono noccioline neanche quelle e sui costi della politica ho polemizzato tante volte, ma il paragone è comunque inquietante! Quando poi penso a quanto prende mia madre di pensione dopo trentacinque anni di onorata carriera da insegnante di lettere e di filosofia...le risate scoppiano fragorose!
va beh...in questi giorni non ho la testa per fare post molto più intelligenti di questo, quindi accontentatevi!
Baci e abbracci diffusi (il copyright di questa espressione è di jerome, chiedo venia)

domenica, ottobre 15, 2006

Nobel

Sapevo già dell'esistenza delle banche fondate sul meccanismo del micro-credito, ma non mi ero mai informata efficacemente su questo fenomeno.
Ebbene, dopo la vittoria da parte di quest'uomo dallo sguardo aperto (Muhammad Yunus) del permio Nobel per la Pace 2006, mi sono incuriosita e ho scoperto che questa idea è davvero rivoluzionaria, illuminante.
E' una teoria che scardina la nostra concezione classica di "aiuto ai poveri" inteso come mera ed inutile carità e permette alle persone che non hanno nulla di fare un tentativo, di cercare di costruire qualcosa per ridare dignità alle proprie vite.
La "Grameen Bank" (banca rurale), fondata da Yunus trant'anni fa nel suo paese, il Bangladesh, conta ormai più di sei milioni di clienti (di cui circa il 95% donne!) e 18.000 impiegati: se vi pare poco!
Questi esempi mi incitano, mi danno degli stimoli enormi; mi sembra significativo che il premio Nobel per la pace sia stato assegnato ad un economista che si è adoperato per risolvere in modo molto concreto e pratico il problema dell'estrema povertà e della fame; le parole che motivano il premio sono estremamente esplicative:
“Non si raggiungerà mai una pace duratura sino a quando gran parte della popolazione mondiale non troverà la soluzione per uscire dallo stato di povertà in cui si trova. Il microcredito costituisce una delle forme giuste per riuscirci. Lo sviluppo dal basso è utile anche affinché la democrazia e i diritti umani assumano sempre più la giusta importanza”

mercoledì, ottobre 11, 2006

Semi-cecità, reclusione e...tappeti!

Yeeeee!!!!! finalmente ritorno fra voi, miei prodi!
Finalmente ho riacquistato quasi completamente l'uso della vista e non mi costa più una fatica enorme stare per più di un quarto d'ora di fronte a schermo e tastiera.
Che dire, sono reduce da una settimana piuttosto difficile e noiosa. L'operazione è andata bene, anche se il mio oculista ha deciso di infilarmi fili, tagliare nervi ecc. ecc. (non vi racconto i dettagli perchè potrei davvero impressionarvi...eh eh eh) da entrambe le parti e quindi adesso mi ritrovo ad avere entrambi gli occhioni un po' arrossati e stanchi...ma va beh.
L'esperienza in clinica è stata particolare soprattutto per la sensazione da E.R. che ho provato mentre mi portavano a tutta birra su un letto verso la sala in cui poi mi hanno irrimediabilmente narcotizzato per circa tre ore...FYCO!

Non vi tedio con i dettagli sulla mia ripresa, ma posso dirvi che l'essere parzialmente invalida (i primi giorni non potevo proprio tenere gli occhi aperti) mi ha fatto riflettere moltissimo sulla "necessità degli altri".
In questo periodo, infatti, ho avuto la fortuna di avere una mammina iper-disponibile che si è fatta in quattro, anzi in otto, per me e di ricevere una serie di attenzioni particolari da parte di tante tante persone. E' bello rendersi conto di avere BISOGNO dell'affetto, della generosità di chi ci vuole bene; credo che la nostra sia davvero una società che spesso trova rifugio nel paradigma dell'individualismo, nella visione dell'altro come un ostacolo, invece che come un'enorme ricchezza. Non è raro percepire (soprattutto in una città come Milano) la vergogna nel chiedere "aiuto", la necessità di "cavarsela da soli"...no, io non sono d'accordo. Nessuno si basta da solo, dal mio punto di vista.
E' un discorso un po' confuso e mi rendo conto che molti possano pensarla diversamente...a voi il dovere di smontarmi!

Ovviamente non ho trascorso tutta la mia clausura in presa a seghe mentali deliranti, ma, purtroppo, sono stata costretta per molte ore davanti alla tv (leggere mi costa ancora una certa fatica...). Ora lasciate che faccia qualche sintetica considerazione:
a) perchè Elisabetta Gregoraci imperversa in cielo, in terra e in ogni luogo???
b) perchè all'Isola dei Famosi pagano la gente per morire di fame, quando di solito morire di fame è sinonimo di povertà estremissima?
c) perchè Antonella Clerici si mette delle mise improponibili e si muove sui tacchi peggio di una vacca (fermo restando che la prova del cuoco è uno dei migliori programmi in circolazione...)?
d) perchè i giornalisti hanno scioperato per un sacco di tempo proprio quando io avevo un assetato bisogno di telegiornali?
e) perchè Vittorio Sgarbi è assessore ai beni culturali di Milano?
f) la tipa che conduce "Un giorno in pretura" è convinta di essere Jessica Fletcher?
f) dopo tante domande vi segnalo quella che in assoluto reputo la migliore trasmissione dell'attuale panorama televisivo: le spassosissime televendite di tappeti condotte dall'uomo che Guzzanti ha trasformato in un mito ovvero mr. "Questo Mutandavi...ehh...vendevà il vostvo salotto un assoluto...ehhh...PVOTAGONISTA del '900!". Ve lo ricordate??? Beh, l'originale è esattamente uguale a Corrado solo che ora si occupa di tappeti...imperdibile!

Avrei voglia di parlare di tante altre cose, ma per oggi mi pare di avervi asciugato abbastanza!
Un bacio a tutti
Benni

martedì, ottobre 03, 2006

sotto i ferri!

Domani sarò a Bologna per sottopormi ad un'operazione agli occhi. Scrivo poche righe per esorcizzare i pensieri che mi inquietano un po' da questa mattina facendomi riflettere su tutto il peggio che mi potrebbe accadere!
In realtà prima d'oggi non ho mai avuto "paura", probabilmente perchè, avendo già affrontato da piccolina due operazioni del genere sotto anestesia totale, ho quasi fatto il callo a queste emozioni forti!
Certo che però è piuttosto strano, a vent'anni, quando, almeno da certi punti di vista, ti senti invincibile, forte, piena di energie, di esperienze da fare, di persone da conoscere, di luoghi da esplorare, scoprire la vulnerabilità; capire che in un attimo tutto quello che hai vissuto e speri ancora di vivere potrebbe dissolversi e sparire improvvisamente; o anche che da un giorno all'altro potresti non essere più la stessa, potresti rimanere per forza privata di qualcosa che per te è importante...
Lo so, sono idee scoordinate, raffazzonate, che non ho neanche voglia di esprimere più approfonditamente (stanotte vorrei almeno chiudere occhio!), ma avevo il bisogno di esprimerle, di manifestare almeno un po' delle strane sensazioni che ho vissuto quest'oggi.
Spero di tornare prima possibile a scrivere e a commentare i blog di voialtri,
buona settimana
Benni

domenica, ottobre 01, 2006

suggestioni montanare...

Eccomi di ritorno da un rilassante (ho dormito per un numero indefinito di ore) weekend in baita, dalla cara vecchia Sally, storica compagna di banco (e di cavolate) del liceo.
In questi giorni ho capito:
a) che ogni tanto è davvero necessario fare respirare ai miei polmoni un'aria non malsana
b) che comunque, da buona terruncella, il mio cuore è appagato molto di più dalla vista del mare che da quella dei monti
c) che non sono assolutamente portata per la raccolta dei funghi
d) che rubare le pannocchie alla fine non è un reato, sopratutto se quando tenti di cuocerle sul camino diventano una schifezza
e) che mi piacerebbe avere ancora i nonni anche se novantenni e un po' particolari come quelli della mia amica e vorrei potere ancora ascoltare le loro storie e le loro vite
f) che gli zii scapoloni sono troppo simpatici
g) che la vita di coppia (con noi c'era anche il ragazzo della mia amica) può essere davvero pesante
h) che in montagna ingrassare è inevitabile...
i) che con l'accompagnament di una chitarra acustica riesco ad inventarmi sul momento delle canzoni spassosissime!
l) che cambiare le lenzuola della parte superiore di un letto a castello è una delle cose più faticose sulla faccia della terra
m) che il liquore di sambuco fatto in casa è veramente, ma veramente buono
n) che i pony non sono dei i cavalli da piccoli, ma una razza di cavalli
o) che le rose non fioriscono solo a maggio, ma da maggio a ottobre
p) come dimostrano i punti n) ed o) che sono proprio una ragazza di città!
Passo e chiudo
baci e abbracci
Benni
p.s. la foto è scattata a 2753 metri d'altezza, vicino cortina; c'era così tanta nebbia che sembrava che quella terrazza e quella panchina fossero esattamente sospese nell'aria...tipo Paradiso Lavazza!