martedì, dicembre 12, 2006

Stream of...

Qualche ora fa ho scambiato quattro chiacchiere con un'amica del liceo che non sentivo da un po'; mi ha detto che probabilmente a luglio si laureerà; le ho fatto i complimenti, poi ho percepito un senso di straniamento e mi sono ritrovata nella sua casa al mare, il primo weekend di giugno 2004; quattro disperate maturande che tentano invano di studiare fisica fra un pettegolezzo e una gita in barca. I progetti per le vacanze e quelli per il futuro, le preoccupazioni per l'esame imminente e le storie d'amore. L'abbuffata di tarallucci mulino bianco alle tre di notte su un meraviglioso balcone vista mare.
Tutto ha un sapore, un odore così vivo nella mia testa; sento il calore del primo vero sole sulla pelle; sento l'ansia per quella libertà che è lì, dietro l'angolo e nel giro di pochi giorni sarà nelle mie mani; sento la voglia di condividere con delle persone speciali gli ultimi, fuggevoli attimi di quei cinque anni così ricchi e straordinari.
Maturità, laurea...come diavolo è possibile? sono esterrefatta, non riesco a capire come possa essere passato tutto così in fretta, come possano quelle sensazioni essere ancora così vivide, così fulgide dentro di me se davvero siamo già così vicine ad un nuovo traguardo importante come la laurea.
Pensavo di aver superato la nostalgia per quegli anni; pensavo di essermi capacitata del fatto che, per esempio, il mio adorato prof. di italiano porta altri 18enni al certamen pirandelliano di Agrigento; pensavo di aver capito che quella parte della mia vita è definitivamente alle mie spalle. Pensavo e probabilmente è anche così.
Solo che non mi rassegno all'idea che il presente si debba rubare così violentemente il mio passato; che tutto sia così fugace, sfuggente. Lo so, lo so, ho solo vent'anni, non è ancora tempo di perdersi nei ricordi e annegare in una valle di lacrime; il meglio, come dicono molti "grandi" deve ancora venire, so di "avere ancora tutta la vita davanti".
Lo so, lo so...solo che appena riapro un album di foto, appena rivedo scolpiti nel tempo quelli che ormai sono soltanto ricordi mi prende un po' d'ansia, mi chiedo se la vita non mi stia scivolando dalle dita inconsapevolmente come succede quando tenti di stringere in un pugno la sabbia...
Seghe mentali.
Mancano circa 33 giorni alla mia partenza per l'Erasmus, a quel momento così atteso e desiderato, a quell'avento che ho accolto con entusiasmo perchè "tanto qui credo di non avere tanti legami così stretti". E invece ora mi rendo conto di averli; no, per carità, niente che mi faccia pensare a una rinuncia. Semplicemente sto prendendo coscienza del fatto che i legami esistono eccome; esiste una sorta di sottile ragnatela che ho intessuto in questi vent'anni; credo di poterne andare fiera, credo che l'obiettivo dei prossimi mesi debba essere "cucirla", impiantarla dentro di me...
credo, forse, può essere, non so, troppi pensieri, poche parole, a quest'ora, per esprimerli tutti.
Stream of consciousness.
Scusate, non lo faccio più.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

cara Benni, come ho invidiato Jerome qualche mese fa, adesso invidio (affettuosissimamente) anche te. non puoi immaginare quante porte ti aprirà questa esperienza, quante nuove amicizie ti porterà e quanti passi avanti farà fare al tuo già meraviglioso essere.
dodici anni fa ebbi anch'io le tue paure, ma sparirono tutte qualche giorno dopo essere arrivata a destinazione. vedrai da sola che questo tempo lontano da casa ti aiuterà a selezionare gli amici lasciati. pur senza scomodare Modugno, vedrai che la distanza taglia i rami secchi e fa fiorire le gemme.
un abbraccio da una che oramai ha il suo futuro brillante alle spalle, ma se ne dimentica quando tiene in braccio il suo cucciolo

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Il tempo passa in fretta e anche noi, seppur molto giovani, vediamo allontanarsi tanti bei momenti vissuti negli anni della scuola e ora in quelli dell'università.
Ma non credo che il tempo venga buttato via, ogni cosa ne lascia un'altra. Vedrai che come dice chiara jolie la tua partenza ti toglierà delle cose e te ne darà altre. Quello che lascerai non sarà una casualità dovuta dalla lontananza.

Anonimo ha detto...

come ti capisco cara benni...anche a me fa un'impressione stranissima pensare che siamo già qui ad un passo dalla laurea (bè insomma proprio un passo no però....)mentre mi sembra passato pochissimo tempo dal fatidico orale della maturità.Mi sono ritrovata tantissimo nelle sensazioni di cui hai parlato: la pregustazione di una libertà che sembrava immensa mentre studiavamo come delle pazze le domande di fisica della chiesa e la traduzione della medea, la paura, il senso di liberazione e poi.....bum tutto finito..ogni tanto vorrei essermeli goduti di più quegli anni delle superiori, che abbiamo sempre voluto superare il più in fretta possibile, ma ai quali sono legatissima, molto più di quanto avrei immaginato.....

Unknown ha detto...

scusa ciccia...ma i diritti delle seghe mentali appartengono al sottoscritto...se pure tu cominci a pensare al passato (cioè ieri) qua non ne usciamo più...io spero che tu rinunci all'Erasmus, ma se non l'ha fatto Jerome...cmq, vedi di goderti questi giorni a milano, e vedi di divertirti...il resto, per dirla alla Keshk (che è tutto dire) "sono tutte fottute chiacchiere progressiste"...

Benni ha detto...

Robi, che bello sentire che questa specie di "memoria comune", questo patrimonio di momenti (per la maggior parte cazzoni!) è ancora viva anche in te. E poi dobbiamo ancora andare in Africa...

Per quanto riguarda l'Erasmus...beh, credo che le mie non siano paure, ma più che altro insicurezze che nascono dalla consapevolezza che questa partenza rappresenterà, probabilmente, aldilà di tutti i suoi "contenuti", una specie di punto di non ritorno per la mia esistenza.
A parte gli esagerati toni apocalittici, sono convinta che davverò cambierà qualcosa, non so cosa, ma qualcosa di sicuro. Ed è da qui che emerge la mia solita incapacità, o mancanza di volontà, nel lasciarsi le cose alle spalle; la mia "bulimia" di ricordi; il mio desiderio di conservare, rinchiudere, inscatolare i rapporti con tutti...
vedremo; per ora cerco di studiare per l'esame di domani e smetterla di farmi viaggi causati da sostanze stupefacenti!

Baci e abbracci diffusi

Anonimo ha detto...

Care Robi e Benni,
mi unisco a voi nei vostri ricordi, anche un pò malinconici, di cui 5 anni al beccaria. Spessimo capita anche a me di pensare alla velocita con cui questi anni dalla fine della maturità sono trascorsi. E così altrettanto spesso mi rendo conto di essermi lasciata sfuggire qualcosa in quegli anni, di averli vissuti in modo ''sbagliato''. E sopraggiunge un po' di pentimento. Perchè mi rendo conto che il lieceo era troppo bello. Il qartiere di sinistra, le raccolte degli ottoni per i bonbons (ve li ricordate), le risate di noi nove ''stronzettine'' delle ultime tre file, i bigliettini, etc... ohhh adesso scende un velo di malinconia, accompagnato però da un sorriso... E' proprio vero, allora, specialmente in terza, in tanti avevamo una voglia pazza di uscire da quel posto, ma ora penso che in tanti ci ritornerebbero volenteri....baci giuls

Anonimo ha detto...

ciao benni,
anche a me spesso capita di guardare all'indietro e vedere che sono qui... già da 5 anni.
la laurea specialistica si avvicina... e più mi guardo indietro più noto che ilt empo passa in fretta... a volte troppo in fretta