Vittorio Sermonti, parlando dell'Eneide di cui sta proponendo in questi giorni la lettura integrale a Santa Maria delle Grazie, dice
"...così scopriremo questo poema immenso in cui c'è la fondazione dell'Italia, una patria che si forma per contaminazione con gli esuli, una patria che è sempre patria di altri, e che nasce tra odi e amori, genti che si mescolano e si dividono".
E pensare che oggi, un immigrato, sopratutto se di colore, per essere considerato un essere umano e non una "bestia" o una macchina da lavoro, deve salvare almeno due bambini italiani che stanno per affogare da qualche parte...
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1 commento:
Hai proprio ragione. L'eneide tra l'altro tra i poemi epici è quello che mi aveva entusiasmato di più
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