Tento di guardare Report, ma l'argomento è davvero complesso...non riesco a seguire. Domenica solitaria, il tempo a Milano è spettacolare, ma non mi va tantissimo di uscire...giusto un giretto, il resto lo guardo dalla finestra.
Ogni tanto riaffiorano i ricordi, ogni tanto senti quella specie di fitta al petto, quel brivido, quella sensazione di straniamento che ti riporta indietro; può essere un' immagine a farti questo effetto, una musica o semplicemente un pensiero...tac, ti ritrovi a rivivere improvvisamente quella sera in cui avete ballato come due pazzi sotto la neve, quegli sguardi complici che ti hanno fatto credere di avere incontrato uno spirito affine, le battute cattive sui vostri compagni, le confessioni ricevute, le strade affascinanti di Verona, l'enorme storia che ha raccontato sulle pareti di casa sua di fronte alla quale sei rimasta a bocca aperta, il concerto più bello e doloroso della tua vita, la poesia dei suoi racconti smorzata dal cinismo delle tue battute taglienti…le lacrime, milioni di lacrime, così tante da non trovarne più, adesso, da riversare dentro i ricordi.
Una sera basta per farti capire tutto ciò che non hai voluto vedere per quasi un anno; bastano pochi gesti, pochi attimi per intuire l’attrazione che sente verso una persona che non sei tu, le attenzioni che nei tuoi confronti non ha mai dimostrato, per il semplice motivo che non ha mai provato per te quello che tu provavi per lui…e quella notte ti svegli piangendo, ti disperi e nei mesi seguenti ti spegni lentamente, ti consumi in silenzio per qualcosa che non è mai stato, se non nella tua testa.
Le forze per reagire le trovi dopo un po’, le trovi nelle tue passioni, nelle persone che ti circondano, nella consapevolezza di avere solo vent’anni, nella prospettiva di partire presto…ti rimetti in piedi e cancelli pezzo per pezzo dalla tua memoria tutta quella sofferenza.
Ogni tanto riemerge tutto e fa male, come oggi. Ma fa male in modo diverso da prima, fa male il ricordo del dolore; non c’è più amore, ma è stata una cosa talmente grande, invadente, totalizzante, una cosa che ha violato così fortemente la tua esistenza, che senti quasi un vuoto quando ci pensi. Ora che, nel bene e nel male, tutto si è completamente spento, ora che hai avuto il coraggio di mettere in modo netto la parola fine, ogni tanto vedi il fantasma, l’ombra di tutto quello che è stato e ti fai avvolgere dalla malinconia…
Buonanotte
Ogni tanto riaffiorano i ricordi, ogni tanto senti quella specie di fitta al petto, quel brivido, quella sensazione di straniamento che ti riporta indietro; può essere un' immagine a farti questo effetto, una musica o semplicemente un pensiero...tac, ti ritrovi a rivivere improvvisamente quella sera in cui avete ballato come due pazzi sotto la neve, quegli sguardi complici che ti hanno fatto credere di avere incontrato uno spirito affine, le battute cattive sui vostri compagni, le confessioni ricevute, le strade affascinanti di Verona, l'enorme storia che ha raccontato sulle pareti di casa sua di fronte alla quale sei rimasta a bocca aperta, il concerto più bello e doloroso della tua vita, la poesia dei suoi racconti smorzata dal cinismo delle tue battute taglienti…le lacrime, milioni di lacrime, così tante da non trovarne più, adesso, da riversare dentro i ricordi.
Una sera basta per farti capire tutto ciò che non hai voluto vedere per quasi un anno; bastano pochi gesti, pochi attimi per intuire l’attrazione che sente verso una persona che non sei tu, le attenzioni che nei tuoi confronti non ha mai dimostrato, per il semplice motivo che non ha mai provato per te quello che tu provavi per lui…e quella notte ti svegli piangendo, ti disperi e nei mesi seguenti ti spegni lentamente, ti consumi in silenzio per qualcosa che non è mai stato, se non nella tua testa.
Le forze per reagire le trovi dopo un po’, le trovi nelle tue passioni, nelle persone che ti circondano, nella consapevolezza di avere solo vent’anni, nella prospettiva di partire presto…ti rimetti in piedi e cancelli pezzo per pezzo dalla tua memoria tutta quella sofferenza.
Ogni tanto riemerge tutto e fa male, come oggi. Ma fa male in modo diverso da prima, fa male il ricordo del dolore; non c’è più amore, ma è stata una cosa talmente grande, invadente, totalizzante, una cosa che ha violato così fortemente la tua esistenza, che senti quasi un vuoto quando ci pensi. Ora che, nel bene e nel male, tutto si è completamente spento, ora che hai avuto il coraggio di mettere in modo netto la parola fine, ogni tanto vedi il fantasma, l’ombra di tutto quello che è stato e ti fai avvolgere dalla malinconia…
Buonanotte