Oggi siamo andati a comprare (anzi a prendere in leasing) la nuova auto decappottabile per Mr. Christophe, il papà della mia famiglia "adottiva".
La prima impressione che si ha arrivando qui è di trovarsi in un rigoglioso deserto costellato da grandi, moderne e profane (ma forse no) cattedrali: i negozi.
Lo scopo principale è VENDERE, non importa cosa, a che prezzo, in che modo. Non importa che siano auto, hamburger, assicurazioni, medicine, piscine, arricciacapelli, robot per la casa...ciò che conta è vendere e, chiaramente, comprare.
L'impatto è piuttosto scioccante soprattutto quando la persona che ti ospita in casa, gentile, intelligente, brillante, davvero in gamba, invece di indicarti il museo o la spiaggia più vicini, ti segnala il miglior centro commerciale della zona!
Può sembrare uno scherzo o un'esagerazione, ma è cosi, e vi assicuro che NON si tratta della tipica grassona americana con cheeseburger che spunta dalle orecchie e rutto incluso o della maniaca del fitness con labbra rifatte e chiwawa da borsetta da telefilm americano...
Qui l'acquisto assume proprio un valore sociale, culturale, ha quasi una sua sacralità (per questo forse i negozi nn sono cattedrali "profane"): se effettuato, rappresenta una parte importante della giornata, se no, un'opportunità mancata o un momento che si aspetta con fervore, con ansia.
Naturalmente Miami, e tanto meno gli USA credo, non sono solo questo e ci sono mille altre cose che mi hanno colpito in queste due prime settimane e che magari vi racconterò più avanti: dalla smisurata grandezza della città e della spiaggia (che sembra non finire mai e, nonostante le splendide e calde giornate di sole, è sempre incredibilmente vuota), alla diversità di ritmi e di stili di vita della famigliola presso cui faccio, brillantemente, la baby-sitter, rispetto a quelli "mediterranei" a cui siamo abituati noi...e tante altre cose insomma!
Ci sarà tempo, per ora accontentatevi di questi primi e disordinati pensieri!
Un abbraccio forte
p.s. la foto non c'entra tanto con tutto il discorso, ma mi piaceva!se volete vedere le altre andate su http://caccadaurlo.spaces.live.com/
La prima impressione che si ha arrivando qui è di trovarsi in un rigoglioso deserto costellato da grandi, moderne e profane (ma forse no) cattedrali: i negozi.
Lo scopo principale è VENDERE, non importa cosa, a che prezzo, in che modo. Non importa che siano auto, hamburger, assicurazioni, medicine, piscine, arricciacapelli, robot per la casa...ciò che conta è vendere e, chiaramente, comprare.
L'impatto è piuttosto scioccante soprattutto quando la persona che ti ospita in casa, gentile, intelligente, brillante, davvero in gamba, invece di indicarti il museo o la spiaggia più vicini, ti segnala il miglior centro commerciale della zona!
Può sembrare uno scherzo o un'esagerazione, ma è cosi, e vi assicuro che NON si tratta della tipica grassona americana con cheeseburger che spunta dalle orecchie e rutto incluso o della maniaca del fitness con labbra rifatte e chiwawa da borsetta da telefilm americano...
Qui l'acquisto assume proprio un valore sociale, culturale, ha quasi una sua sacralità (per questo forse i negozi nn sono cattedrali "profane"): se effettuato, rappresenta una parte importante della giornata, se no, un'opportunità mancata o un momento che si aspetta con fervore, con ansia.
Naturalmente Miami, e tanto meno gli USA credo, non sono solo questo e ci sono mille altre cose che mi hanno colpito in queste due prime settimane e che magari vi racconterò più avanti: dalla smisurata grandezza della città e della spiaggia (che sembra non finire mai e, nonostante le splendide e calde giornate di sole, è sempre incredibilmente vuota), alla diversità di ritmi e di stili di vita della famigliola presso cui faccio, brillantemente, la baby-sitter, rispetto a quelli "mediterranei" a cui siamo abituati noi...e tante altre cose insomma!
Ci sarà tempo, per ora accontentatevi di questi primi e disordinati pensieri!
Un abbraccio forte
p.s. la foto non c'entra tanto con tutto il discorso, ma mi piaceva!se volete vedere le altre andate su http://caccadaurlo.spaces.live.com/
3 commenti:
CIAO SCEMA, HAI SCRITTO OGGI??? brava!!! pero i resoconti via email sono piu dettagliati. sul consumo, cè un bel libro di G.ritzer, le cattedrali del consumo che parla proprio del valore sociale dei centri commerciali...e si vede che è scritto in rifermento agli USA. per il resto come va? le foto sono molto belle, caspita, che tramonti e che mare azzurro!!! spero che ti stai piano piano adattando, mi raccomando tienimi al corrente. Io ancora alle prese con la casa, e spero che non durerà troppo. è bello però dopo un po'....:))
buon luna park e ci sentiamo!
Raffa
Buon divertimento (e buon viaggio in ritardo).
Fa piacere che hai l'opportunita' di approfondire la tua conoscenza della cultura americana e di noi americani.
Buon proseguimento!
Nel nome di Allàh il Misericorde il Clentissimo
Pace su di te Benni,
vedo con piacere che hai preso il volo lontana dalla dolce e soffocante Milano :P!
E con piacere che anche tu sei un attivista di internet... ma io non arrivo a confidarmi con lui :D!
Comunque se non lo avessi ancora capito e semmai ti ricordi ancora, sono Yassine dell'Uni...
Ti auguro Pace e Serenità a te e alla tua nuova famiglia.
Saluti
Yassine
Posta un commento