martedì, ottobre 16, 2007

piccola, povera Benni...

Quando ero piccola pensavo sempre di essere la più povera del gruppo...
Per carità, ciò non mi ha mai provocato particolari complessi, ma ho sempre creduto che, il fatto che gli altri all'uscita di scuola potessero avere 10 pacchetti di figurine, mentre io a malapena ne ricevevo uno; il fatto che loro avessero centinaia di barbie, ken, cagnolini-rosa di barbie, camper multi-mega-accessoriati di barbie, scarpette da golf, da tennis e da calcio per barbie, vestitini da beach-volley, da prima-della-scala o da servizio milatare per barbie, quando io, invece, dovevo accontentarmi di quei poveri corpicini di plastica (spesso indegnamente nudi) coi capelli crespi o rasati a zero già passati dalle mani impietose della mia dolce sorella; il fatto che loro potessero cambiare i loro coloratissimi zaini ogni anno, mentre io ero costretta a girare sempre con quello che allora mi sembrava l'oggetto più "NERD" al mondo (lo zaino con le rotelle)...insomma tutte queste cose mi apparivano come la netta, inequivocabile, inappellabile dimostrazione della povertà della mia famiglia.
Verso gli 11/12anni , auto-censuravo addirittura le mie richieste convinta che il tamagotchi, le scarpe da tennis ultimo modello con le bolle depressurizzate per saltare più in alto che mai, il computer, la colonna sonora originale di Titanic ecc. non sarebbero mai state alla nostra portata.
Certo, qualcosa non tornava: mia sorella frequentava un'università privata, viaggiavamo spesso, visitavamo dei bei posti (ma mai quei paradisi esotici-caldi-tutto-l'anno millantati dai miei amici...) e, in fondo, non ci mancava niente, ma io ero sempre convinta di essere la più povera.
Solo oggi, dopo una lunga, lenta e traumatica presa di coscienza, capisco davvero che quello dei miei genitori era un modo di educarmi; un tentativo di tenermi lontana e protetta dal pericoloso consumismo che ormai ti "rapisce" sin da bambino, inducendoti ad avere sempre più bisogni forzati, inutili; la mia famiglia ha cercato di trasmettermi dei valori, oserei dire una gerarchia di valori, che io ho senza dubbio fatto mia, in cui i beni materiali hanno sempre avuto poca importanza.
Oggi, che a ventun anni mi vedo circondata da una Milano supeficiale; dove l'importante è vestire di firma (vera o falsa che sia); dove gli argomenti più gettonati sono gli sconti dell'esselunga o la gentilezza delle commesse da Louis Vuitton; dove se a 18 anni non ti comprano la macchina sei un loser; dove se non spendi almeno 8 euro di cocktail "allora come fai a divertirti?", dove il sabato mattina alle 10 la vigevanese di riempie di acquirenti del w-end e dove la domenica tutti i supermercati sono aperti...beh, io ai miei genitori dico un grazie grosso come una casa!
Per tutti i no alle pretese inutili che a me sembravano indispensabili per uniformarmi ai miei amichetti; per aver investito così tanto (da tutti i punti di vista) nella mia "educazione teatrale", nei nostri viaggi, nella nostra "cultura gastronomica"; per avermi trasmesso una passione civica e politica notevole; per avere comprato il video-registratore quando ormai era troppo tardi per rincoglionirmi 7 giorni su 7 davanti ai film della disney e per tante altre cose.
Baci e abbracci diffusi
Benni

16 commenti:

Anonimo ha detto...

se sei pure interista giuro che ti adotto, perché è così che vorrei che crescesse mio figlio.

un bacio

Benni ha detto...

essendo figlia e nipote di terroni doc, simpatizzo per la juve...però quando c'è il derby milanese tifo per l'inter! (come sono diplomatica eh?!?)
In realtà la mia vera squadra del cuore è l'innocua reggina (le radici!)
mi adotti lo stesso???
e comunque marlonbrando è già sulla buona strada...
baci baci

Anonimo ha detto...

Trasmettere valori ai propri figli è l'impresa più difficile e più bella che un genitore possa fare.

Ma lo zaino con le rotelle è davvero troppo!

Benni per questo sarò costretta a prenderti in giro per tutta la vita, dovendo recuperare tutti gli anni in cui non l'ho fatto!

Lo zaino con le rotelleeee!!


Daniella Porcella

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Tranne il fatto che i tuoi sono "terroni doc" (tua citazione) mentre i miei milanesi doc, mi sa che abbiamo i genitori fotocopia. Nulla mi è mai mancato, cioè che non avevo erano solo le cose che crescendo ho capito essere inutili. Ho avuto il mio primo videogame alle superiori (playstation) e solo perchè l'ha comprata mio fratello di 11 anni più grande e già lavoratore da tempo.
Io mi rendo conto che con l'educazione ricevuta sono invecchiato precocemente. Su certe cose sono un po' "nonno" già adesso. Dovrò migliorare con un mio eventuale molto futuro figlio...
A me chiara però non mi vorrà mai adottare...oltre che milanesi purosangue siamo e quindi sono milanista purosangue :-D

Anonimo ha detto...

Ma chi era Oliver Twist in confronto a te!?..un giovinsignore!
e David Copperfield?..un borghese capitalista!?

Diccelo!
un milione di bacini affettuosi!.. con le rotelle!...Buahaha!

Mi associo alla Daniella!

Il Ricky! (borghese, milanese e senza valori!)

Anonimo ha detto...

sfottetela poco per lo zaino con le rotelle, la ragazza era troppo avanti! io sono di un'altra generazione, ma ricordo che alle elementari passavo le estati con la mia amica Cristiana a costruire carrettini per portare le cartelle e durare meno fatica. venivano fuori di un pesante disumano e dovevamo disfarcene. ti avremmo invidiato molto.

adotto sia te che il compagno (la pecora rossonera in famiglia ci vuole, no?) e ti confesso che da ragazzina sono stata molto, ma molto amica dell'ex-allenatore della Reggina (quello che l'ha salvata nonostante la penalizzazione)

Anonimo ha detto...

Lo zaino con le rotelleeee!!!
Buabuabuabuabua!! (da leggere come una risata sguaiata).

Anonimo sfottitore

Anonimo ha detto...

cara Benni...
lo zaino con le rotelle ce l'avevo anch'io. Mi ricordo la gioia quando mio padre, appena giunto dal sud del mondo, me lo diede in regalo. E nonostante fosse colorato, comodo, bello mi ricordo anche come mi abbiano sfottuto amaramente.
Un giorno, forse perchè le mie coetanee si vergognavano di avere un'amica che lo usava...lo ruppero. Sì, lo presero a calci. E il compleanno dopo mi regalarono un eastpak. Quell'elemento di sovversione che turbava gli animi era stato eliminato. Tutti erano più sereni. Ed erano riuscite a convincere anche me...
Loro mi volevano bene, ma erano vittime, molto più di me forse, di questa società consumista. O forse di quella che abitava nei dintorni delle mie medie.
Chiedi a Jerome, queste cose lui (che abita dall'altra parte delle colonne d'Ercole, anche se incredibilmente acora a Milano) non le ha mai vissute. =D

Con tutto ciò voglio soltanto forse aprirti un po gli occhi, e cioè farti capire che tutti abbiamo vissuto le stesse cose.
Ci siamo sentiti sfigati, oppure ce l'hanno anche detto. Forse noi stessi siamo stati crudeli con qualcuno per sentire che "sotto" c'era uno più sfigato di noi.

La cosa forse grave in tutto ciò però,tornando a ciò che dobbiamo ai nostri padri, è che molti genitori mettono in vendita le figlie e i figli nella nostra città.
Le vacanze, i vestiti, le case... permettono di accedere a determinate persone e ambienti. Poi sono soldi che "tornano" con i giusti matrimoni.

ma che dobbiamo cambiare il mondo questo si sa già da un pezzo!

concludendo, visto che non volevo andare sulle lunghe, voglio solo dirti di non sentirla come una "cosa tua".

CI siamo passati tutti.

Benni ha detto...

Ehehehheh! L'amato zaino con le rotelle ha avuto un grande successo e sono convinta che anche la Dani e Rick, nonchè Carlo e Filippo, pur disdegnandolo, siano rimasti nel profondo (molto profondo, probabilmente...) colpiti, ammaliati e affascinati da quest'oggetto così evocativo!

anyway, una piccola risposta a chi ha frainteso questo post considerandolo frutto della mia matrice snob-radical-chic-sinistroide andante e ci ha visto, a seconda dei casi, un elogio alla mia famiglia come unica in grado di fornire un'educazione "giusta alle sue figlie"; a chi ci ha visto una malcelata ostentazione della mia ricchezza (?!?); a chi ci ha visto le superficiali considerazioni di una ragazzina immatura che apre per la prima volta gli occhi sul mondo e si accorge che "bisogna fare la rivoluzione"...insomma a tutti quelli che a questo post hanno attribuito fantomatici significati nascosti ed ambigue considerazioni (ovviamente non parlo solo delle persone che hanno lasciato commenti, ma anche di alcuni che mi hanno espresso le proprie perplessità in separata sede), voglio dire che le mie parole volevano essere solo un modo per raccontare un divertente scorcio del mio passato; volevano rappresentare un esempio dell'ingenua, ma anche pericolosa, distorsione prospettica che i bambini hanno nel guardare le cose; volevano senz'altro anche ringraziare la mia famiglia, ma senza assolutamente sottindendere che quello a me impartito fosse l'unico buon modello di educazione possibile.

Poi per carità, ognuno è libero di interpretare come vuole il pensiero degli altri, le parole degli altri ecc. ecc., ma avere la sensazione palpabile che alcune delle persone a me più care mi considerino una ragazzina radical-chic viziata e snob mi provoca sempre un certo dolore, perchè sono convinta che non sia così...

Baci e abbracci diffusi a tutti,
Benni

Anonimo ha detto...

vendo borse , zaini , cappelli
basta sentirsi barboni.
nike , dolce e gabbana e tanti altri grandi marchi.
mi trovate sulla Ss345 "SEMPIONE"
alla Garibaldina di Cernusco sul naviglio
e il Sabato in Sinigaglia.
Compratevi zaini nuovi Barboni.

Anonimo ha detto...

Ciao sono un nerd come te con lo zaino con le rotelle. Ti giuro che grazie a quello zaino ho avuto la mia prima fidanzatino e ci siamo dati un bacio sulla guancia anche! avevo 26 anni e mia mamma era molto contenta. da allora sono un uomo diverso, solo grazie a quelle dolci e tenere rotelline sotto il mio zaino.. a scuola mi ricordo che mi picchiavano in bagno ma io come superman tiravo fuori il mio ZAINO CON LE ROTELLE e loro cosi terribilmente impauriti scappavano.. quante ricordi.. ora che ho 44 anni e vivo con mia nonna vado ancora al lavoro con quello zaino speciale e mi hannoa nche promosso: Ma questa e' un'altra storia. ora mi chiama mia nonna per il sonnellino pomeridiano.

ti szcaluto. Ambiorgio
W gli zaini con le rotelle! eheh

Anonimo ha detto...

il tuo ultimo commento, Benni cara, esprime con altre parole quel che io ho scritto l'altra settimana su Omfaloscopia.
pure tu sei davantologica. è una gran bella dote e fregatene (te lo dice una che sta cercando di imparare a farlo) di quello che la gente pensa.

Anonimo ha detto...

ah gli zaini con le rotelleeee... mi ricordano quando li lanciavo addosso ai miei compagni di classe... e loro ridevano... poi godevano...

poi ho scoperto che in realtà erano dei pervertiti che si divertivano a mettere le pallette (quelle legate con un filo) nel didietro... che storia...

grazie benni per avermelo ricordato...

Anonimo ha detto...

los zainos con las pelotas... me gustan las pelotas! Sobre todo las pelotas de toros! Muy bonitas

Gracias Benni.

P.S. Una pregunta: a ti gustan las pelotas tambièn?

Anonimo ha detto...

Ma che è sto buonismo? Mamma mia! Tutte le tue frasi, mia cara Benni (ma poi che nome! dico io) sono solo frutto di chi vuole fare la normale quando in realtà va in giro menandosela in modo irritante.

Non ti conosco. Ma è evidente che hai bisogno di mostrare un lato modesto che in realtà non possiedi.

Quindi, se ti piace LV o Gucci, dillo pure. Mica ci offendiamo

Bacini
CTM - Club Tamarre Milanesi

Unknown ha detto...

e ti volevo dire anche "apri gli occhi" mia cara...