domenica, marzo 09, 2008

Purim

L'altro ieri ho aperto la cartelletta dove le maestre dell'asilo mettono gli avvisi per le famiglie dei bambini. Uno di questi invitava ad adottare un soldato israeliano, inviandogli un pacco del valore di dieci dollari in occasione del PURIM (un'importante festa ebraica).
L'altro ieri un terrorista palestinese ha ucciso otto studenti israeliani a Gerusalemme e, durante la settimana precedente, gli attacchi dell'esercito israeliano hanno fatto circa 130 vittime fra la popolazione della Striscia di Gaza.
Mi è venuto automatico chiedermi perchè, invece di fare cantare a questi bambini un ipocrito "shalom aleichem" (la pace sia con te) durante le celebrazioni dello shabbat e poi chiedere loro soldi per un esercito che combatte una guerra continua, sanguinaria, illegale e ingiusta, non gli insegnino cosa sono la tolleranza, la Pace, la giustizia; perchè non li aiutino a capire che la violenza è sbagliata in ogni sua accezione; perchè li convincano che ci siano morti per cui è giusto piangere e morti da insultare...

Queste cose lasciano l'amaro in bocca perchè fanno capire quante poche siano le speranze di cambiamento: i figli perpetreranno probabilmente gli errori dei loro padri, perchè cresceranno con gli stessi valori, con le stesse paure, con gli stessi pregiudizi.

Vorrei aggiungere tante riflessioni, parlare di tanti altre storie che mi hanno fatto pensare in questi giorni, ma mi sembra che questa sia già abbastanza carica di significato e non abbia bisogno di altri commenti.
A presto,
baci e abbracci diffusi a tutti,
Benni




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