mercoledì, febbraio 14, 2007

un mois...

Un mese??? un mese??? un mese...

Mi sembra così assurdo avere un lasso di tempo preciso a cui far corrispondere la mia permanenza a Lille. Se da un lato, infatti, mi sembra che questi 31 giorni siano volati in un batter d'occhio senza che me ne accorgessi, dall'altro ho l'impressione di vivere qui da sempre, di aprire da sempre la porta di rue lepelletier, di condividere da sempre le chiacchiere in cucina con Simona e Cihan etcetera, etcetera.

Se qualcuno mi chiedesse di fare un resoconto di questa prima parte di erasmus non saprei davvero da dove cominciare. Ogni giorno cambi punto di vista su ciò che stai vivendo, ogni giorno ti confronti con realtà così differenti, con culture così lontane che quando cerchi di raccogliere le idee non ti viene in mente altro che l'immagine di un grande minestrone dove si mescolano l'inagurazione del festival di cortometraggi dove hai assistito per sei ore consecutive alla proiezione di film porno (artistici...); i festeggiamenti folli per il ventunesimo compleanno di qualcuno che conosci appena; gli sforzi immani che compi ogni venerdì per comprendere il vocabolario giuridico francese; le "lezioni" di cucina ai coinquilini; una partita a monopoli; i tentativi di spiegare agli Americani che esiste qualcosa fuori dal loro piccolo mondo perfetto e tanti altri flash.

La cosa di cui vado certamente più fiera è la decisione di frequentare il meno possibile i compatrioti: non che con loro non mi trovi bene, ma è così interessante rimanere stupiti dalle peculiarità di chi ha vissuto sempre in un altro pezzetto di mondo che, nonostante le comprensibili difficoltà linguistico-culturali, mi viene quasi naturale privilegiare la compagnia di tedeschi, polacchi, yankee, svizzeri, rumeni, spagnoli , argentini, cileni, soprattutto da quando mi sono resa conto di quanto gli italiani soffrano di quello che io chiamo "complesso della simpatia", ovvero della convinzione di essere gli unici in grado di divertirsi davvero; di essere gli unici ad apprezzare la convivialità; di essere gli unici capaci di fare davvero festa ecc. ecc.

Forse da un lato è vero che siamo più caciaroni, più "disinibiti", più alla mano di altri, ma questo non giustifica l'"isolazionismo" ed il campanilismo che circonda buona parte della piccola comunità italica di questa città a parer mio!

In ogni caso sto bene e credo sia questa la cosa più importante! La sola cosa catastrofica qui è il tempo: piove almeno una volta al giorno, il sole spunta un paio d'ore la mattina giusto per illuderti un po', ma poi arrivano inesorabili le nuvole che uccidono ogni tua speranza mediterranea...ma che ci volete fare?

Oggi ho appreso che fra gli arrestati delle nuove brigate rosse c'erano anche degli studenti di scienze politiche: francamente sono rimasta un po' scioccata soprattutto dopo aver letto che uno degli obiettivi primari era Pietro Ichino. Mi piacerebbe essere lì per capire che aria tira in università, quindi ragguagliatemi se potete, dai giornali on-line si capisce ben poco!

Ora vado a dormire, perchè è davvero tardi e, come avrete notato, non sono più in grado di completare decentemente una frase in italiano! Vi lascio un pezzo troppo carino di una cantante che mi ha fatto scoprire un amico americano.

Baci e abbracci diffusissimi

Sempre vostra

Benni

sabato, febbraio 10, 2007

pacs...

Ieri stavo compilando la pratica per richiedere l'aiuto che lo Stato francese elargisce agli studenti per l'affitto (già qualcosa di straordinario se si pensa alla totale mancanza di una politica che agevoli i giovani nel nostro paese...) e mi ritrovo di fronte alla domanda: "Lei è sposata, pacsè, o convive con il suo compagno senza essere nè sposata nè pacsè?"
In ciascuno di questi casi l'aiuto elargito è ovviamente più sostanzioso di quello per i "singoli".
Ciao Ruini, ciao Mastella, ciao Binetti, ciao Rutelli, ciao Casini...

martedì, febbraio 06, 2007

Casa dolce casa e altre amenità

Ci sono una slovacca, una cinese, un turco, un'italiana e una proprietaria francese sessantenne pazza...sembra l'inizio di una di quelle simpaticissime barzellette ambientate sugli aerei in versione più multi-etnica e invece è semplicemente la composizione della mia casa!
Ebbene si, finalmente, dopo un'affannosa e disperata ricerca ho trovato la sistemazione (quasi) ideale: centro che più centro non si puo', vicino alla metro, camera spaziosa e arredata anche con un certo gusto, quarto piano senza ascensore per tonificare un po' i glutei, coinquilini simpatici e disponibili, lavandino in camera, doccia in cucina (non è uno scherzo), riscaldamento praticamente inesistente e a rischio incendio, piante ovunque, connessione wi-fi (dell'anteguerra...), prezzo inferiore alla media et dulcis in fundo lei, marie-helene, un medico di "rimpiazzo" (lavora quando gli altri non lavorano...), la donna dai capelli mezzi rossi e mezzi non si capisce, la donna che ha messo un ficus benjamin marcio anche in un bagno grande 1 metro quadro, la donna che per guadagnare 190 euro in più mi ha proposto di andare a vivere nel suo studio invece che nella stanza dove sto attualmente, la donna del "questa casa non è un albergo", la donna che non si sa mai quando puo' spuntare fuori proponendoti una cena rigorosamente a base di pollo, la donna che "ho avuto un marito di Benevento"...insomma, la padrona di casa dall'età non ben definita (io punto sui 60), tirchia come poche, a tratti violentemente isterica, ma anche tanto gentile e certamente bisognosa di compagnia e chiacchiere.

Ecco, questa è la mia casa...ormai abito qui da un paio di settimane e sto facendo l'abitudine all'alquanto bizzarra posizione della doccia, sto praticando il francese con Simona, la mia coinquilina slovacca che ha fatto studi francofoni, sto imparando a incastare le cose nel frigo (anche se l'altro giorno ho rotto otto uova di cihan, il turco...); sto iniziando a preparare deliziose cenette per i miei colleghi erasmus; mi sto impratichendo con bucati e cose varie...

Insomma di cose da fare ce n'è sempre tante: contrariamente alle ipotesi di Jerome, sono ben salda in questa città del nord dove è più facile incontrare una coppia gay di una etero (soprattutto nella mia zona); mi sto dando di brutto da fare con il francese: leggo, guardo la tele e le commedie romantiche della mia padrona di casa, vado sempre a lezione (quello perchè forse sono follemente innamorata di Fred, il mio adorabile professore di francese, molto probabilmente anch'egli dell'altra sponda!).

Scopro locali, zone e mercati nuovi, mi perdo per le stradine della vecchia Lille o nell'enorme libreria della grand place (il furet du nord, ovvero la più grande libreria d'Europa), rimango incantata davanti alle vetrine della mia zona che, nonostante i saldi, hanno prezzi davvero probitivi, mi studio il mitico "sortir" per programmare le serate, ogni tanto vado all'università (scherzo! ahimè ci si deve andare spesso!), vado a fare la spesa (al reparto yogurt si fanno sempre interessanti conoscenze: madri incinte, brasiliani con vocabolario in mano etc. etc.).....


Basta, mi sembra di essermi già dilungata abbastanza!

se volete vedere le foto della festa (a proposito: grazie a tutti, è stato un momento bellissimo!), di Lille, della mia casa e dei miei nuovi amici l'indirizzo è: http://caccadaurlo.spaces.live.com


Vi penso sempre e vi voglio bene

Un bacione

Benni

sabato, febbraio 03, 2007

serate particolari

Non mi faccio sentire da tempo, è vero, e ho un sacco di cose da raccontare...ma prima di tutto devo dirvi da dove sto scrivendo alle 4 di notte perchè non l'ho ancora realizzato neanche io.
La serata inizia verso le otto: invito a cena da un'erasmus tedesca che studia in Olanda. Siamo solo in tre, la cena è rigorosamente vegetariana come la proprietaria di casa che, scopro, passa le sue giornate a cercare negozi che vendano prodotti organici. Si parla rigorosamente in inglese perchè lei e l'altra ospite canadese non hanno ancora familiarizzato con la lingua locale.
Il programma della serata prevede di andare ad un soundsystem dove suona un suo amico dj olandese o non so che...bella! arriviamo: locale fumoso, come tutti quelli Lillesi (da ieri è in vigore la legge antifumo, ma a quanto pare ai francesi nn piace...); zona un po' di cacca; entriamo...mi rendo conto in pochi isitanti che il soundsystem è di musica hard core: ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!
Non ve la faccio lunga ma sono costretta a passare 4 ore in compagnia di questa musica atroce, ovviamente non posso tornare a casa perchè abito lontanissimo, la metropolitana non passa più e lille non è certo la città più sicura di francia...va beh, ma ne faccio una ragione e comincio a ballare o quantomeno a muovermi. Ovviamente restiamo fino alla chiusura, conosco l'amico dj con simpaticissima fidanzata che ha passato cinque anni in Italia e, ovviamente, vuole esercitare l'italiano con me alle tre di notte, salutiamo i propritari del locale e, quando mi illudo che sia arrivato il momento di andare a dormire a casa di UTA (la tedesca olandese) mi rendo conto che ci stiamo dirigendo da un'altra parte con i simpatici amici del locale. Dove? Nell'associazione/internet point/ studio di registrazione di musica techno/ritrovo post-notturno di giovani ben poco Bohemienne Lillesi da dove vi sto scrivendo; ecco svelato il mistero.
Magari non vi sembrerà niente di speciale, anzi in fondo non lo è, ma sono quelle cose che alla fine ti fanno capire quante variabili possa avere l'esistenza di ognuno. Avrei potuto passare la serata almeno in tre o quattro modi diversi da questo stasera, pero' la ruota ha girato cosi' e adesso sono qui a scrivervi, a me sembra strano, no?
Basta, ora la smetto di delirare...
In ogni caso lunedi' mi danno il computer e rimetto in moto questo blog con aggiornamenti un po' più interessanti di questo.
Vi bacio e vi abbraccio tutti...diffusamente!
Buonanotte
Benni