martedì, settembre 26, 2006

mafia

Prendo spunto da un post del compagno di merende sulla fiction "joe Petrosino" per parlare di un argomento che, date le mie origini calabresi (di cui peraltro vado assai fiera), mi sta molto molto a cuore: la mafia.
Mi fa piacere che ogni tanto qualcuno si ricordi di parlarne perchè, dal mio punto di vista, il problema fondamentale è che qui al nord la maggior parte delle persone non ha la percezione di cosa siano REALMENTE camorra, cosa nostra, 'ndrangheta, sacra corona ecc.; la mafia è percepita quasi come un fenomeno, non dico "folkloristico", ma sicuramente lontano, appartenente ad una società selvaggia, quasi arcaica.
Credo che buona parte della gente non si renda conto della direttissima connessione che c'è in questo paese fra la mafia e le forme di illegalità di ogni genere, dal dilagante spaccio di droga (distribuita nelle discoteche che a loro volta appartengono a malavitosi di vario genere), alla prostituzione; dagli scandali finanziari, al lavoro sommerso; dallo sbarco dei clandestini sulle coste meridionali (gli scafisti non sarebbero in grado di fare nulla senza il "permesso" della criminalità italiana), al traffico di armi; dalle speculazioni edilizie in tutte le parti d'Italia all'appoggio a determinati politici ed amministratori in cambio di ogni genere di favori e così via...
la mafia non è il vecchietto con la coppola e la lupara; mafia vuol dire, al giorno d'oggi, soprattutto collusione con i poteri forti, con le banche, con la politica.
Mafia vuol dire anche assenza dello Stato, delle istituzioni; vuol dire clientelismo (problema che non a caso affligge tutto il paese e non solo il meridione); vuol dire ingiustizia, mancanza di speranza. La mafia DETURPA la coscienza delle persone, ruba ai giovani la possibilità di costruirsi un futuro con le proprie forza, le proprie capacità, frustra ogni spirito imprenditoriale, ogni voglia di rinnovamento.
Questo è, ai miei occhi, la mafia; magari mi sbaglio, anzi spero di sbagliarmi, spero di aver esagerato...
Benni

domenica, settembre 24, 2006

Eneide...

Vittorio Sermonti, parlando dell'Eneide di cui sta proponendo in questi giorni la lettura integrale a Santa Maria delle Grazie, dice
"...così scopriremo questo poema immenso in cui c'è la fondazione dell'Italia, una patria che si forma per contaminazione con gli esuli, una patria che è sempre patria di altri, e che nasce tra odi e amori, genti che si mescolano e si dividono".

E pensare che oggi, un immigrato, sopratutto se di colore, per essere considerato un essere umano e non una "bestia" o una macchina da lavoro, deve salvare almeno due bambini italiani che stanno per affogare da qualche parte...

sabato, settembre 23, 2006

w l'Italia...?

scandali, arresti, truffe, violazioni di ogni tipo di regola, di "codice etico"...ma che paese siamo?
che paese è quello in cui non passa una settimana senza che i nostri giornali sbattano in prima pagina qualche noto (o meno noto) personaggio "al vertice" che fa qualche stronzata ai danni dei cittadini, dei consumatori, degli utenti di un servizio, dei tifosi, degli azionisti e chi più ne ha più ne metta?
faccio solo un piccolo elenco delle vicende più eclatanti degli ultimi tempi, così a memoria, senza troppo sforzo: lazio-gate, sequestro Abu Omar e corruzione all'interno del Sismi, crollo Parmalat e Cirio, scandalo del calcio, video-poker dei Savoia, Salvo Sottile e le "professioniste" della Rai, i furbetti del quartierino e adesso questo uragano che sta travolgendo la Telecom e questo megatraffico di intercettazioni (che senza dubbio con l'affare Tronchetti ha qualche bella connessione)...insomma uno tira via l'altro, come i pistacchi.
non voglio entrare nelle singole questioni nè tantomeno esprimere giudizi, opinioni su cose che non conosco benissimo, ma ci rendiamo conto di quanto schifo, quanto marcio, quanta immondizia ci sia in questa benedetta Italia???
d'altra parte se penso alla mia amica che l'altro giorno mi diceva che lavorare in nero è una figata perchè "ti pagano subito e di più" e che a cuor leggero mi raccontava che il gestore del locale per cui lavora è un mafioso e per questo i NAS non passano mai a fare controlli nè niente di simile, beh mi rendo conto di quanto sia radicata l'illegalità, il senso di mancanza delle regole, l'individualismo, nella nostra società...forse quello che succede ai piani superiori non è altro che il riflesso ingigantito di ciò che succede quaggiù, fra i comuni mortali.
La cosa che mi stupisce di più, in ogni caso, è questo disincanto, questa carenza di indignazione, soprattutto fra le persone della mia età. Ormai siamo assuefatti a qualsiasi cosa e il fatto che, per esempio, la Fiera Rho-Pero, commissionata dalla Regione Lombardia (quindi un'istituzione pubblica, quindi un organo che dovrebbe rispondere ai CITTADINI) sia stata costruita attraverso manodopera irregolare, sottopagata, sfruttata dai caporali, non stupisce assolutamente nessuno. Nessuno si "incazza" di fronte a una cosa di questo genere, nessuno urla allo scandalo...è così, il mondo va in questo modo, Benni, sono tutti pescecani, bisogna affilarsi le unghie, bisogna scendere a compromessi, non fare l'ingenuotta di 20 anni!
Bella merda (e non mi scuso per la volgarità, perchè di merda si tratta...)
p.s. chissà come mai tutti, ma proprio tutti, ma proprio tutti tutti tutti tutti tutti gli uomini politici italiani si sono subito, ma proprio subito subito subito subito dichiarati d'accordo, anzi d'accordissimo, ma proprio d'accordissimissimissimo col decreto Mastella per la cancellazione immediatissssssima di tutte le intercettazioni illegali!!! certo, non utilizzare quelle intercettazioni a fini giudiziari, non lasciarle in giro a beneficio di "ricattatori" di vario genere è senza dubbio un atto più che doveroso, è assolutamente giusto che vengano eliminate; ma chissà come mai, nel paese di Don Camillo e Peppone, nel paese dei bastian contriari stavolta neanche una voce fuori dal coro...

venerdì, settembre 15, 2006

L' "attrice" che c'è in me...

Voglio tornare su un palcooo!!!!!!
uffi, l'idea di non poter FARE teatro quest'anno (o almeno di non poterlo fare in modo continuativo, forte) mi mette l'angoscia!
è una cosa di cui dopo un po' sento la mancanza...quasi fisica; è una parte davvero importante della mia vita, un percorso che non voglio assolutamente interrompere, una ricchezza che non posso permettermi di buttare via.
Intanto, per restare in tema e allietare un poco questa uggiosa giornata, vi lascio il sonetto 116, uno dei migliori scritti dal caro William (per i compari dell'Andalusia: è quello che vi ho fatto leggere in spiaggia...)

"Non sarà che al matrimonio di animi costanti

io ponga impedimenti: non è amore quell'amore

che muta quando scopre mutamenti

o tende a ritirarsi se l'altro si ritira.

Oh no, esso è un faro per sempre fisso

che guarda alle tempeste e mai ne è scosso;

è la stella polare per ogni nave errante,

e il suo volere resta ignoto,

anche se l'altezza ne sia presta.

L'amore non è lo zimbello del Tempo,

anche se rosse labbra e guance

cadono nel compasso della sua falce ricurva;

l'amore non muta con le sue brevi ore e settimane,

ma resiste fino all'orlo del Giudizio.

Se questo è errore e mi sia provato,

io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato”.

giovedì, settembre 14, 2006

Beatrice-zero!

ho appena visto la trasmissione di Santoro: bei servizi-pugno-nello-stomaco un po' stile "Report" fatti molto bene; non troppa retorica da parte del biondo Michele (che comunque trovo sempre insopportabile, soprattutto per l'irresponsabilità politica dimostrata facendosi eleggere e dimettendosi due anni dopo dalla carica di parlamentare europeo); ospiti in studio abbastanza interessanti (in particolare il mitico inviato dell'Espresso Fabrizio Gatti)...insomma giudizio generale piuttosto positivo.
Quello che mi chiedo è semplicemente: cosa ci fa in questo programma una con una pessima pronuncia delle "s" e delle "z", un inquietante accento milanese, un'espressività facciale pari a quella di un baccalà, ma che di cognome fa BORROMEO a criticare un'Italia che vive di clientelismo, a parlare della situazione degli immigrati morti di fame, a scandalizzarsi perchè Matteo Cambi ha un aereo privato e a disquisire sulla situazione delle periferie milanesi???
Chi sarà in grado di spiegarmelo avrà tutta la mia ammirazione...

e va bene, va bene: rieccomi!

Dopo le incredibili proteste suscitate dalla mia assenza virtuale di questi giorni, rieccomi qui!
Sono stata tacciata di non aver scritto una parola sull'11 settembre, di non aver fatto un resoconto precisissssssimo sulla conferenza di Barry Buzan (non vi preoccupate, fino a due settimane fa anche io pensavo fosse il nome di un fumetto o giù di lì), di non aver salutato pubblicamente i miei compari in partenza per l'erasmus...insomma un vero e proprio processo! bene bene, vuol dire che non sapete già più vivere senza il mio blog! hi hi hi!
in ogni caso sto preparando da un paio di giorni un lunghiiiiiissimo post che probabilmente intitolerò: "Benni e le sue più recondite paranoie mentali sull'Occidente" e che vi farà certamente apprezzare di più i miei giorni di latitanza da questo blog!
va beh oggi non so scrivere in italiano, mi pare chiaro...d'altra parte sto preparando un esame di sociologia: non potete pretendere molto dal mio povero cervello atrofizzato dai mille luoghi comuni che leggo quotidianamente.
In più ieri ho dovuto salutare il mio pistacchietto di Bronte (Bisi) per la dodicesima volta in tre giorni e, a furia di brindisi in rima (composti da me con l'aiuto della valorosa Dani) mi sono scolata 4 grappini cinesi da 54 gradi l'uno...quindi ho delle ottime giustificazioni!
Comunque buon viaggio caro compagno di tenda puzzone e buon Erasmus anche a Gina Mangina e alla "contessina" Otta: VI voglio bbbene A tttutti!
buona giornata (visto che bella pioggia?!?bleah...)
Benni

sabato, settembre 09, 2006

metti una sera al cinema, da sola...

Oggi serata cinematografica! approfittando dell'abbonamento alla rassegna che propone i film dei Festival di Venezia e Locarno (gentilmente concessomi per il weekend dalla sorellina in trasferta) sono partita tutta sola soletta alla volta del cinema Excelsior e mi sono goduta un film davvero delizioso, esilarante, dissacrante, cinico ed intelligente! una vera chicca, insomma:"Little Miss Sunshine".

Olive è una simpatica bambina circondata da una famiglia, come dire, un tantino particolare: suo nonno è stato cacciato dalla casa di cura perchè sniffava eroina; il papà, invece, si considera una specie di guru che insegna come raggiungere il successo e diventare vincenti, ma in realtà è il più sfigato di tutti; il fratello maggiore è un "seguace" di Nietzche che non parla da nove mesi e intende arruolarsi nell'aeronautica; lo zio è il più grande studioso americano di Proust, ma ha tentato il suicidio quando ha saputo che il suo diretto avversario gli ha rubato il fidanzato e i finanziamenti per scrivere un libro; la madre, infine cerca di tenere in piedi questo covo di matti e si prende scenate isteriche da tutti!
La dolce Olive ha solo sette anni e sogna già di diventare una di quelle mini-reginette di bellezza che vanno tanto di moda negli USA (quei piccoli mostri che a meno di dieci anni sanno già cantare, ballare, recitare e sedurre un uomo...tipo Britney Spears, per intenderci!). Il concorso per diventare reginetta della California darà alla famiglia Hoover la possibilità di fare un lunghissimo e incredibile viaggio su uno scassatissimo furgoncino Wolskvagen e di ritrovare quegli spazi di comunicazione e di confronto che da troppo le mancavano; dopo una serie di peripezie quasi surreali la "banda" arriva a destinazione e sconvolge ogni canone della competizione!
Gli autori del film riescono a criticare una serie di miti e clichè tipicamente americani con un'ironia, una leggerezza ma al contempo anche una profondità straordinarie.
Un lungometraggio veramente piacevolissimo che io, ma anche tutto il pubblico presente in sala che alla fine della proiezione è scoppiato in un grande applauso (cosa davvero insolita nella fredda Milano...) vi consigliamo vivamente! Era da tanto che non ridevo così di gusto guardando un film!
Per di più fuori dal cinema ho incontrato il mio adoratissssssssimo prof di italiano e latino del liceo che non vedevo da molto tempo e ho assistito alla performance di un fantastico musicista sudamericano che suonava una specie di "piccola" arpa in mezzo a corso Vittorio Emanuele...insomma una serata davvero speciale e piena di sorprese!
Buonanotte

giovedì, settembre 07, 2006

Raccontare Guantanamo...

Riporto alcuni stralci dell'intervista rilasciata a Repubblica il 26 febbraio 2006 da James Yee, cappellano militare musulmano del carcere di Guantanamo nel 2003 accusato INGIUSTAMENTE di collaborazionismo con i terroristi, di alto tradimento, di insubordinazione e di adulterio e detenuto per 76 giorni nelle stesse condizioni di quegli uomini ai quali la sua presenza avrebbe dovuto portare un poco di conforto...

«...accade che un prigioniero si rifiuti di fare i suoi venti minuti di passeggio fuori dalla gabbia. Protesta per una perquisizione corporale. Quella che, in gergo, i soldati chiamano "il passaggio della carta di credito". Un secondino infila le proprie dita nell’ano del prigioniero e le strofina su e giù per controllare che non nasconda nulla nelle pieghe del sedere. Un’umiliazione inaccettabile per chiunque, a maggior ragione per un musulmano, la cui religione vieta questo tipo di contatto fisico. Ebbene, arriva l’Unità di reazione rapida e otto uomini in assetto antisommossa affrontano il prigioniero. Lo picchiano e quindi, tra le urla e il sangue, lo trascinano lungo il corridoio, tra grida di vittoria e "high-five"...».

«L’islam non è soltanto una religione. È un modo di vivere. E a Guantanamo comprendo che la religione è diventata la più importante delle armi per spezzare i prigionieri [...] Normalmente, la preghiera è il momento più importante per i prigionieri. In ogni blocco, la intona il detenuto nella gabbia all’estremo angolo nord-est del campo, il più vicino alla Mecca. Bene, noto presto che i secondini si stringono regolarmente intorno a quella gabbia colpendola con delle pietre, provando a dare sulla voce del prigioniero con musica rock a tutto volume [...] Scopro che durante le perquisizioni delle gabbie, le copie del Corano vengono regolarmente scaraventate in terra e ne viene smembrata la legatura e che, durante gli interrogatori, spesso vengono alternate cassette con incise letture del Corano a musica rock e si ripetono le umiliazioni sessuali. [...] spesso gli interrogati vengono avvolti in una bandiera israeliana e più di una volta è accaduto che siano stati costretti a sedere sul pavimento, all’interno di un cerchio satanico illuminato da candele, obbligati a gridare "Non Allah, ma Satana è il mio Dio"».
E' allucinante. Queste cose si sanno da tantissimo e Yee non è nè il primo nè l'ultimo a denunciarle.
Ieri Bush ha ammesso per la prima volta pubblicamente l'esistenza delle prigioni della CIA, dove, dopo l'11 settembre 2001, sono stati rinchiusi i cosiddetti "nemici combattenti", una categoria di prigionieri senza alcun tipo di diritto "creata" attraverso un'ordinanza presidenziale del novembre dello stesso anno.
Ieri Bush ha detto di voler riportare in vigore la vecchia denominazione di "prigionieri di guerra" che prevede per questi un processo amministrato da corti marziali tenute a rispettare i principi costituzionali e altri diritti previsti dalla Convenzione di Ginevra.
Fra due mesi negli USA si terranno le elezioni di medio termine...chi ha orecchio per intendere...

Non lasciare mai accesi i fari della macchina!

Discorsi complicati e anche piuttosto confusi con un'amica, alle quattro di mattina, su una macchina bloccata dalla batteria scarica.
La certezza di non poter fare progetti a lungo termine e probabilmente di non volerli neanche fare, la voglia di scoprire tutto ciò che è diverso legata indissolubilmente alla paura di voler tornare indietro, la consapevolezza di essere persone "forti", il desiderio di partire...
quante cose, forse troppe! mi sa che è anche troppo tardi!

"magari stanotte facciamo il giro del mondo"

Buonanotte

mercoledì, settembre 06, 2006

Benni è on-line!



Ebbene sì! ho ceduto anche io alla tentazione del blog...
è da parecchio che ci penso, che penso alla necessità di condividere certi spunti, esperienze, storie con persone conosciute e non; forse dopo un anno frenetico come quello appena trascorso sento anche il bisogno di prendermi degli spazi di riflessione e di confronto che vadano un po' oltre le solite quattro chiacchiere frettolose con chi mi capita sottomano; forse, dopo la prima lezione di francese di stamattina, ho realizzato che gennaio (e quindi l'erasmus e quindi lille!) è dietro l'angolo e bisogna inventarsi un modo per rendere partecipi gli amichetti milanesi delle "avventure della piccola Benni in terra gallica"; forse non ho semplicemente voglia di studiare...

va beh! di qualunque ragione si tratti sappiate che ho trovato il modo per rompervi anche nel cyber-spazio (wow! quest'espressione mi piace un sacco...mi fa sentire molto moderna!)

a presto

p.s. Ah! per il significato di "scipitaggini" rivolgersi al caro vecchio Marinetti...